Martedì 17 agosto 2021 – La notizia è riportata dai sindacati Fials e Uilfpl.
La notte scorsa a Lavello il personale del 118 dell’ASP di Potenza, intervenuto con l’ambulanza per portare soccorso ad un uomo in evidente stato di agitazione, è stato aggredito, prima verbalmente, e poi con pugni sferrati al volto della infermiera in servizio e dell’autista dell’ambulanza del 118.
E’ solo l’ultimo di una serie di episodi che pongono il problema, non più rinviabile.
“Siamo ormai di fronte ad un preoccupante deterioramento dei contesti lavorativi già di per sé stressanti, aggressioni consumate con cadenza quasi quotidiana ai danni di infermieri, autisti, medici ecc.
Episodi che – afferma in una nota il Segretario Provinciale della Fials di Potenza, Giuseppe Costanzo – si scatenano sempre più per futili e banali motivi. La FIALS, denuncia a gran voce questa “assurda e silenziosa normalità” che appare oramai una condizione intrinseca al contesto assistenziale.
Ormai si sfoga la propria rabbia, incontrollata, contro gli operatori sanitari e lo si fa senza che nessuno intervenga in maniera risolutiva.
Costanzo dichiara che il personale sanitario ormai sta diventando la valvola di sfogo di una certa utenza, che esplode in gesti di inaccettabile violenza nei loro confronti, senza riflettere sul fatto che essi hanno di fronte dei professionisti che lavorano in condizioni di difficoltà, esacerbati anche dalla emergenza pandemica in corso.
La FIALS, chiede alla Regione e all’ASP di Potenza interventi e misure urgenti contro l’annoso problema della sicurezza e annuncia “tolleranza zero” contro gli aggressori, procedendo di volta in volta, con i propri Legali, a valutare la possibilità di costituirsi parte civile.
Al personale del 118, in prima linea -conclude il Il Segretario Provinciale Giuseppe Costanzo – non viene neanche riconosciuta ” l’indennità di rischio “.
La FIALS, invita l’Asp di Potenza e la Regione Basilicata ad aprire un tavolo di confronto sulle condizioni di lavoro di questi Professionisti e la messa in atto di protocolli operativi a garanzia sistematica della presenza delle forze dell’ordine per garantire interventi particolarmente a rischio.
Alle istituzioni si rivolge anche Raffele Pisani, della Segreteria Regionale UILFL.
“La solidarietà agli operatori – sostiene – è dovuta ma non più sufficiente: bisogna denunciare anche la presenza nel dibattito pubblico di un linguaggio che viene adoperato nei confronti del lavoratore pubblico che non va bene!
E’ da settimane che va avanti una campagna grossolana e offensiva volta a descrivere i lavoratori del pubblico come interessati solo al rinnovo del contratto di lavoro. Si è creato un contesto favorevole che vede nel lavoratore pubblico non un professionista che assicura servizi indispensabili per la propria comunità, ma un bersaglio da colpire.
Non si può poi eludere la discussione sui contratti e le risorse destinate ai lavoratori: per questi rischi i lavoratori ricevono compensi ridicoli con indennità ferme a valori economici risalenti al 1999.
Le risorse e le misure previste dal Ministro della Pubblica Amministrazione sono insufficienti. Il Ministro lo vada a dire a questi lavoratori che l’autista soccorritore e l’infermiere del 118 non hanno nemmeno diritto all’indennità di rischio giornaliera.
Esprimiamo la nostra massima solidarietà ai colleghi. Quanto accaduto – conclude la nota – non rende giustizia agli operatori ed ad una struttura prestigiosa qual è il 118 Lucano.
L’uomo – come riporta il Quotidiano del Sud – è stato arrestato dai Carabinieri. E’ ai domiciliari. Oggi il giudice dovrebbe convalidare il fermo.