Mercoledì, 1 aprile 2020 – Sulla situazione sanitaria in Basilicata causata dal Coronavirus interviene con una nota Michele Fasanella, coordinatore regionale Movimento Giovanile della Sinistra di Basilicata (nella foto di copertina).
Facendo rifermento all’ultimo Aggiornamento delle linee guida rilasciato dal Ministero della Salute indirizzato agli ospedali e alle strutture territoriali, Fasanella ricorda che il 50% dei positivi al nuovo coronavirus ha bisogno del ricovero ospedaliero. Tutte le istituzioni devono aiutare, nella lotta al Covid-19.
Bisogna migliorare il percorso di distribuzione dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) che lo Stato ha messo a disposizione del personale sanitario: nell’ultimo mese la Basilicata è stata fornita di circa 400mila mascherine. Adesso serve che in Regione non s’inceppi la distribuzione, e si garantisca a ogni medico la mascherina che gli è stata spedita da Roma.
In più, la Basilicata è una delle Regioni con il maggior numero di residenti anziani. Per questo deve potenziare l’assistenza domiciliare. È indispensabile che dia un supporto ai Comuni, logistico e finanziario, perché nascano quei servizi assistenziali specifici di cui tutti gli anziani hanno assoluto bisogno (p.e. consegna a domicilio di farmaci e alimenti). Una mano ai Sindaci è di certo più utile rispetto a una critica ingrata, infondata e generalizzata.
Né possiamo abbandonare i pazienti afflitti da altre gravi patologie, i più deboli in questa fase: devono cessare i ritardi e gli scaricabarili. Anche perché è chiesto a chiare lettere che in presenza di qualsiasi sintomo deve essere previsto il contatto sanitario.
La direzione della Regione è indispensabile. Pensiamo ai protocolli che vanno messi a punto e coordinati tra loro. Ma anche alla gestione per coorti, che va progettata per andare incontro a chi non può stare in isolamento domiciliare. E al contributo prezioso d’informazione e di supporto nelle operazioni di sequestri immobiliari per accogliere chi non può restare a casa sua.
Lo Stato lavora incessantemente per assicurare l’approvvigionamento di materiale sanitario, di presidi medico-chirurgici, di famaci, per garantire assistenza economica e alimentare a chi non può permettersi di stare senza stipendio, per diffondere informazioni e direttive precise ai cittadini e agli operatori sanitari.
Ma la Regione non può restare inerte, sperando che sia qualcun altro a prendere provvedimenti: deve fare la sua parte e cooperare. E deve farlo adesso, prima che sia troppo tardi.
Abbiamo ascoltato accuse nei confronti dei medici e dei Sindaci. Certo, problemi se ne possono ravvisare in tanti sistemi. Però spetta alla Regione progettare e implementare le soluzioni a questi problemi. E additare colpevoli non è una soluzione, specie se li si sceglie tra i soli cittadini che si stanno prendendo carico della crisi sanitaria. Una pessima gestione dell’emergenza può condurre il sistema sanitario lucano al collasso: ora più che mai, Palazzo Verrastro deve rimboccarsi le maniche e contribuire alla lotta contro il virus. Non possiamo permetterci rimpianti e rimorsi.
Michele Fasanella