La condizione degli invasi in Basilicata è critica, rispetto al 2024 si registra una carenza di oltre 60 milioni di metri cubi, secondo i dati di Acque del Sud s.p.a. a marzo di quest’anno la situazione era ancora più preoccupante.
Sono questi i dati allarmanti emersi durante un incontro che l’assessore regionale all’agricoltura di Basilicata Carmine Cicala ha convocato nella sede del dipartimento a Potenza.
In questo contesto per trovare una soluzione che potesse arginare la crisi – ha spiegato Cicala – la Regione ha scelto di posticipare la definizione dell’assegnazione dei quantitativi di acqua tra regione Puglia e Basilicata e tra uso potabile e uso irriguo; circostanza che ha portato a garantire oltre 50 milioni di metri cubi sullo schema del Sinni nel periodo giugno-dicembre, altri 30 milioni su quello del Pertusillo e 6 sullo schema Ofanto.
volumi così assortiti che potrebbero assicurare la stabilità al comparto agricolo, ha aggiunto Cicala.
L’impegno per il futuro assunto dalla Regione Basilicata è quello di verificare la possibilità di riempire ulteriori volumi in un piano di interventi strutturali e strategici.
Tra questi, con la galleria di San Giuliano – che entrerà in funzione entro poche settimane ha assicurato Cicala – e la diga di Monte Cotugno con i lavori di rifacimento del manto di superficie i cui lavori saranno conclusi entro gennaio del 2026 garantendo così una possibilità di invasare ulteriori 100 mln di metri cubi d’acqua.