Venerdì 9 febbraio 2024 – La protesta degli agricoltori lucani si è “bloccata” per l’assenza di interlocutori politici che potessero prendere in carico le loro richieste.
Dopo aver attraversato la città di Potenza con oltre 200 tra trattori e mezzi agricoli, gli agricoltori hanno raggiunto la sede della Regione Basilicata, dove – a causa dell’assenza per motivi politici ed istituzionali del presidente Bardi e dell’assessore Galella, ad ascoltare le loro richieste hanno trovato il capo di Gabinetto, Michele Busciolano, e il dirigente generale del Dipartimento agricoltura, Emilia Piemontese.
“Interlocutori non qualificati e non necessari” a detta dei manifestanti per risolvere quelli che sono attualmente i problemi principali del comparto: costo delle materie prime e dei carburanti, contenimento della fauna selvatica.
La richiesta fatta dagli agricoltori – e ancora non presa in carico – è stata quella di costituire un tavolo tecnico con tutti gli operatori del settore al netto delle associazioni di categoria.
Sull’assenza di rappresentanti del Governo regionale interviene il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva – Renew Europe.
““Dopo il Consiglio Regionale che li ha visti abbandonare l’aula prima di votare la risoluzione da noi proposta, è stata snobbata totalmente dall’assessore Galella, dall’intera Giunta del Presidente Bardi e dall’intera maggioranza anche la manifestazione degli agricoltori, annunciata da giorni. A via Anzio questa mattina c’erano oltre 210 trattori e migliaia di agricoltori che si sono riuniti spontaneamente e compatti sono giunti sotto la sede del Consiglio Regionale.
Seppure i tecnici del dipartimento e il capo di gabinetto abbiano tentato di porre rimedio, riteniamo abbiano maturato, malgrado l’impegno, una magra figura. L’assenza della Giunta è un atto al limite del provocatorio.
La rappresentanza politica – afferma Braia – non può essere sostituita da quella tecnica che non può e non dovrebbe, da sola, prendere impegni e proporre soluzioni. Ne va della credibilità delle istituzioni. Inadeguatezza totale, a nostro avviso.
Neanche il Vice Presidente Fanelli (tra l’altro già assessore all’agricoltura) scende tra la gente, a sostituire il collega Galella che non poteva precipitarsi in sede per ascoltare la protesta, dal momento che risulta in giro per l’Italia e l’Europa e non a lavorare per produrre soluzioni immediate al comparto agricolo che le chiede.
La mancanza di interlocuzione è il segnale peggiore che si possa dare a un settore che attende dalla commissione europea le modifiche alla Pac, dal governo nazionale quelle su Irpef e tutela del reddito, e poi le risposte regionali sul costo dell’acqua, sul costo del carburante, sul fondo per sostenere accesso al credito, oltre che iniziative e risorse per affrontare il tema della fauna selvatica e dei danni connessi.
Bardi e Galella dimostrino autonomia e capacità decisionali efficaci per rispondere agli appelli del comparto agricolo che, giustamente, oggi pretende ascolto, attenzioni, proposte, visione, diritti e non elemosine e favori.
Di mezzo non c’è solo il destino degli agricoltori ma quello della comunità lucana, italiana, europea. Da parte mia ho cercato di presidiare e stare al fianco del comparto per la durata dell’intera manifestazione, dopo aver visitato anche i presidi e i cortei che da giorni sono in atto in tutta la Basilicata.
Condivido – conclude Braia – le ansie, i timori e le difficoltà di un mondo che conosco, come sempre mettendoci anche la faccia. Chiaramente, riporteremo il tema di nuovo nel prossimo consiglio regionale. Sulle istanze del comparto si deve assolutamente continuare a tenere accesi i riflettori sino a fornire le risposte più adeguate.”