Sabato 6 gennaio 2024 – “La logica del buon padre di famiglia è la linea adottata per provare a limitare i danni derivanti dalla ‘decisione di non decidere’ adottata dai Presidenti delle province di Potenza e Matera”.
Lo afferma il Presidente della Regione, Vito Bardi, in riferimento al provvedimento adottato dalla Giunta sul dimensionamento scolastico.
Una situazione paradossale – prosegue Bardi – generata presumibilmente da intenti politici: scaricare sugli uffici regionali la responsabilità di prendere decisioni, in alcuni casi dolorose, ma obbligate che, è importante sottolineare, riguardano solo le dirigenze e non gli istituti scolastici, in altre parole: non uno studente dovrà spostarsi dal proprio istituto o dal proprio paese.
Ciò – prosegue Bardi – ha scatenato la classica ‘guerra dei poveri’, in cui ciascun amministratore ha provato a salvaguardare il proprio campanile anche a volte in chiaro contrasto con il dettato legislativo.
Nell’adottare criteri di trasparenza e di linearità, ho operato coinvolgendo innanzi tutto la giunta regionale in una riflessione approfondita e responsabile ed ho poi invitato le commissioni consiliari III e IV ad effettuare una verifica puntuale di tutte le esigenze pervenute dai territori.
Il risultato -precisa – è una proposta di dimensionamento che, di fatto, limita il numero delle sole dirigenze perse con l’adozione di criteri di accorpamento funzionali ed oggettivi e, sempre nel rispetto della normativa, che mirano a valorizzare le eccellenze didattiche ed organizzative presenti in regione con l’intento fondamentale e prioritario di dare agli studenti di Basilicata una scuola migliore e moderna”.
Fin qui la dichiarazione del Presidente Bardi al quale rispondono, chiedendo le dimissioni di Bardi e dell’assessore Casino, i presidente delle Province di Potenza e Matera, Christian Giordano e Piero Marrese, quest’ultimo in qualità anche di presidente dell’Upi.
“La Giunta Regionale ha appena approvato il Piano di Dimensionamento Scolastico che produrrà il taglio di ben 24 istituti scolastici.
La Basilicata, con il taglio di circa il 23% degli istituti lucani, è la regione che subirà più di tutte, le conseguenze di tale provvedimento”.
Lo dichiara il Presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano.
“Con stupore apprendiamo – prosegue – che anche il Presidente Bardi, dopo mesi di “assenza e silenzio”, si è accorto del “dimensionamento”.
Peccato, però, che l’unica reazione che ha avuto è stata quella nei confronti delle province, accusandole di non aver effettuato il taglio per ragioni politiche.
Effettivamente è vero, le province – prosegue Giordano – si sono assunte la grande responsabilità di non tagliare le scuole lucane, chiedendo tra l’altro, una deroga non accolta dal centrodestra.
Ed è anche vero che le Province lo hanno fatto mettendo in campo “la politica”, ma non per richiedere (magari) una nuova ri-candidatura, ma – precisa Giordano – per difendere la scuola lucana e il futuro dei nostri giovani. E soprattutto lo hanno fatto all’unanimità.
Il Presidente Bardi avrebbe dovuto avere “una reazione” prima, ma nei confronti del Governo Nazionale (del suo stesso colore politico) per provare a difendere la scuola lucana.
Invece ha accettato pedissequamente il taglio degli istituti lucani, dando prevalenza agli interessi di partito agli interessi dei lucani.
Non ci risulta nessuna azione messa in campo da parte della Regione Basilicata in occasione della Conferenza Unificata del 24 maggio scorso. Era quella la sede deputata per far valere le ragioni del sistema scolastico regionale. Nè tantomeno ci risultano ulteriori azioni per provare a trovare una soluzione utile ad evitare il taglio.
Il taglio non sarà effettuato nel nostro nome e nella storia rimarrà impresso il nome e il cognome di chi ha deciso di colpire il nostro sistema scolastico generando il taglio dei servizi di segreteria, il taglio del personale Ata, il taglio dei DSGA e quindi la riduzione di servizi per i nostri alunni.
L’Assessore Casino ha più volte ribadito che le norme vanno rispettate. Ebbene, – ha aggiunto Giordano – nel rispetto delle norme e per serietà istituzionale, occorrerebbe, a questo punto, avere il coraggio di approvare il piano di dimensionamento scolastico nel Consiglio Regionale, vero organo deputato a decidere sul tema specifico.
Non ci tireremo indietro nemmeno di fronte alla possibilità di proporre ricorsi amministrativi.
Chi dispone tagli sulla scuola e sull’istruzione decide di tagliare il futuro dei nostri giovani e il declino della nostra Regione!”.
Critiche anche da parte del Presidente della Provincia di Matera e UPI Basilicata, Piero Marrese.
“La decisione sciagurata adottata dalla Giunta Regionale, conferma la insipienza del Governo regionale nell’affrontare questioni così rilevanti per il futuro della nostra regione.
Dopo aver distrutto il sistema sanitario regionale – aggiunge Marrese – ora è la volta di quello che era un sistema fatto di attenzioni ai territori ed alle comunità amministrate.
C’è un’altra regione, rispetto a quella che Bardi e Casino pensano di interpretare e che di fatto conferma come siano distanti anni luce dai veri bisogni provano a scaricare le proprie responsabilità non riconoscendo il ruolo che a ciascun ente compete.
Avevamo chiesto come Province di mantenere in vita i piani degli anni precedenti rispondendo così anche all’arroganza di decisioni governative che metteranno in ginocchio la Basilicata e invece hanno stravolto anche quella vecchia impostazione per favorire, loro si, comuni amici a scapito di altri senza giustificate ragioni.
Altro che nostre responsabilità come dichiarato nelle ore precedenti dal Presidente Bardi che ci mettono nelle condizioni – conclude Marrese all’unisono con Giordano – di chiedere le dimissioni di Bardi e Casino per manifesta incapacità di governare questa Regione”.