MATERA – La Polizia di Stato di Matera ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari presso un’idonea struttura terapeutica, nei confronti di un 29enne materano. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Matera e l’ipotesi di reato nei confronti dell’uomo è di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori aggravati.
Dall’attività d’indagine svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Matera, è emerso che l’uomo avrebbe tenuto un comportamento vessatorio nei confronti del padre, offendendolo e minacciandolo ripetutamente, al fine di ottenere somme di denaro; inoltre, se non otteneva quanto preteso, l’uomo avrebbe reagito scagliando per terra le suppellettili di casa e colpendo porte e mobili con calci e pugni.
Anche in luogo pubblico, il suo comportamento non sarebbe stato diverso: nello scorso mese di marzo, mentre era nella macchina condotta dal padre, nel corso dell’ennesimo litigio causato dalle continue pretese di danaro, dopo aver offeso il genitore, lo avrebbe aggredito con pugni alla nuca e alla spalla, costringendolo a fare ricorso alle cure dei sanitari.
Dopo essere stato allontanato dalla casa paterna, nel successivo mese di aprile, avrebbe continuato a pretendere denaro e a perseguitare il genitore con offese e minacce. Ad agosto, avrebbe citofonato in piena notte a casa del padre, costringendolo ad aprirgli la porta, dopo aver danneggiato il portone condominiale. Una volta entrato nell’abitazione, avrebbe proseguito nella sua condotta violenta, danneggiando alcune suppellettili.
Tali comportamenti hanno ingenerato nella persona offesa un fondato timore per la sua incolumità, costringendola a cambiare abitudini di vita.
La gravità dei reati che sarebbero stati commessi dall’indagato, unitamente alla necessità di evitare che lo stesso reiteri le azioni violente nei confronti del genitore, hanno indotto il G.I.P. ad emettere l’ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari. Gli accertamenti compiuti sono nella fase delle indagini preliminari, che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.