Domenica 19 febbraio 2023 – Trovato il meteorite di San Valentino. Dopo l’avviso alla popolazione e la caccia ai frammenti dell’oggetto celeste (per una massa complessiva di 400-500 grammi) attivata nei giorni scorsi in Basilicata, in un’area a nord di Matera, la ricerca ha individuato il luogo della caduta.
Il meteorite è caduto verticalmente al suolo con una velocità di circa 300 km/h e nell’impatto ha scheggiato una piastrella del balcone che corre lungo il perimetro di un’abitazione in cui risiedono due anziani, tra Contrada Rondinelle e Contrada Serra Paducci, a Matera.
Lo annuncia Prisma, Prima Rete Italiana Studio Meteore e Atmosfera dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
Di seguito il comunicato ufficiale diffuso da Prisma
Dopo il ritrovamento della meteorite Cavezzo, avvenuto ai primi di gennaio del 2020, i calcoli eseguiti dagli esperti della rete Prisma hanno fatto nuovamente centro, stavolta indicando nella zona Nord di Matera quella della possibile caduta della meteorite di San Valentino.
Lo scorso 14 febbraio, infatti, verso le sette di sera, un luminoso bolide era stato osservato da numerosi testimoni solcare il cielo della Puglia e della Basilicata, fra i quali tre “occhi” elettronici delle camere di Castellana Grotte, Tricase e Vasto appartenenti alla rete Prisma, un network di una sessantina di camere sparse sul territorio italiano.
Un progetto di citizen science coordinato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e sostenuto con convinzione da Fondazione CRT.
Grazie a queste informazioni, già nel pomeriggio di mercoledì 15 febbraio era stato possibile tracciare lo strewn field, cioè l’area di possibile caduta al suolo di frammenti del corpo celeste progenitore.
“Cercare a Nord di Matera”, avevano indicato gli esperti di Prisma.
Subito era scattato l’avviso ai mezzi di comunicazione e alla popolazione locale ed ecco che lo stesso giorno, sul balcone dell’abitazione dei genitori di Gianfranco e Pino Losignore, fra Contrada Rondinelle e Contrada Serra Paducci (periferia nord del capoluogo della Basilicata), alcuni sassi hanno attirato l’attenzione dei due fratelli. Anche perché gli anziani genitori avevano udito un forte botto la sera precedente proveniente dall’esterno.
Finora sono stati recuperati oltre 70 grammi in 12 frammenti principali e decine di frammenti più piccoli. La meteorite, secondo i calcoli di Prisma, è caduta verticalmente al suolo con una velocità di circa 300 km/h e in effetti nell’impatto ha scheggiato una piastrella del balcone che corre lungo il perimetro dell’abitazione.
I frammenti sono stati consegnati ieri, sabato 18 febbraio, nelle mani del dott. Carmelo Falco, rappresentante del Project Office della rete Prisma e associato Inaf, subito accorso in loco per coordinare le ricerche. Che adesso continueranno con nuovo vigore, irrobustito dal ritrovamento, alla ricerca di altri eventuali campioni sopravvissuti all’attraversamento dell’atmosfera. Nel mentre, il materiale già recuperato verrà presto sottoposto ad analisi particolareggiate per determinare composizione chimica, mineralogia e caratteristiche petrografiche utili alla classificazione della meteorite appena ritrovata.
Le meteoriti, infatti, hanno attraversato quasi inalterate i circa 4,5 miliardi di anni dalla formazione del nostro Sistema Solare e ritrovarne una appena caduta come quella rinvenuta a Matera aiuta moltissimo gli scienziati a ricostruire le tappe che hanno portato alla formazione dei pianeti, Terra compresa. Il secondo ritrovamento in pochi anni di meteoriti “fresche” è una spettacolare conferma dell’efficacia della rete Prisma nel reperire questo materiale così prezioso per la scienza.
Chi fosse interessato a collaborare alla continuazione delle ricerche può mettersi in contatto con Carmelo Falco al 391 7959891.
E’ un evento eccezionale, quello verificatosi la sera di San Valentino sul balcone di casa del consigliere comunale Gianfranco Losignore tra le contrade Rondinelle e Serra Paducci, dove sono caduti frammenti del meteorite di cui si parla da giorni in Italia, che si stima abbia una massa complessiva totale di circa 500 grammi. Un fatto particolarmente significativo, perché i frammenti provenienti dallo spazio non hanno toccato il terreno, dunque sono incontaminati e preziosissimi per la ricerca scientifica.
A certificarlo è Carmelo Falco dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inas): “La straordinarietà di questo intervento – ha spiegato l’esperto al sindaco di Matera Domenico Bennardi – è stata nella capacità di aver fatto funzionare al meglio il sistema “Prisma”, una sorta di videosorveglianza su atmosfera e meteore, il quale in Puglia ha alcune camere che hanno osservato questo grosso evento. Noi ci siamo allarmati, e attraverso le immagini di Prisma siamo riusciti a capire dove sarebbe potuto cadere esattamente il meteorite, ovvero alla periferia nord della città dei Sassi.
Poi siamo entrati in contatto con Gianfranco e Pino Losignore, che sono stati molto gentili e disponibili consentendoci di recuperare i materiali in condizioni straordinariamente buone. Si tratta di frammenti che hanno impattato contro la loro casa non contaminandosi con il terreno, quindi dalle analisi e ricerche questo materiale ci darà informazioni incredibilmente accurate e straordinarie.
E’ un ritrovamento estremamente raro, per cui in queste condizioni probabilmente in Italia forse è la prima volta che avviene una cosa del genere, o quantomeno la seconda dopo Cavezzoli. Matera è in vetrina anche per questo evento, complimenti”.
Il meteorite è caduto verticalmente al suolo con una velocità di circa 300 chilometri orari, e nell’impatto ha scheggiato una piastrella del balcone (come si vede nella foto), che corre lungo il perimetro dell’abitazione in cui risiedono due anziani. I particolari dell’evento saranno resi noti lunedì, nel corso di una conferenza stampa convocata per le ore 9 presso la sala “Mandela” del municipio, con la partecipazione degli esperti che mostreranno anche i frammenti ai giornalisti, prima di trasferirli nei musei scientifici Inas di Napoli e Firenze.
Fonte: Sassilive.it