Mercoledì 23 febbraio – Si allarga a macchia d’olio anche in Basilicata la protesta degli autotrasformatori per l’aumento del costo del gasolio, delle gomme e di quant’altro è indispensabile per l’attività.
Nel Metapontino centinaia di camionisti fermi ormai da giorni lungo la statale 106 Jonica per denunciare una situazione insostenibile come testimonia il collega Filippo Mele nel suo servizio (VEDI)
Mentre prosegue la protesta nel Metapontino, anche nel Vulture Melfese autotrasportatori del settore delle acque minerali si sono fermati.
Anche nel Vulture-Melfese – si legge in una nota – si è deciso di spegnere i motori: da tre giorni, tra Rionero e Atella, un sit-in di lavoratori che pretendono ascolto.
Da oltre un anno, le imprese di autotrasporto hanno visto aumentare i costi di gestione (carburante, manutenzione mezzi, pedaggi) dell’80%.
Un aggravio di milioni di euro che, non riuscendosi a riversare sui committenti, si ribalta sui margini di profitto delle aziende di trasporto, soprattutto di quelle più piccole e meno strutturate.
Questi i motivi che hanno spinto gli autotrasportatori a scendere in strada e incrociare le braccia, innalzando una protesta pacifica su tutto il territorio nazionale.
Estenuati dai continui rinvii da parte del governo nazionale sulla questione, hanno dato il via ad un presidio a oltranza.
Con i loro mezzi, fermi e incolonnati presso le Fonti del Vulture, danno voce ai titolari di piccole e medie aziende che non solo lamentano un’impennata insostenibile dei costi di benzina e metano, ma chiedono con celerità e senso di responsabilità provvedimenti legislativi adeguati.
A loro è arrivato il sostegno delle istituzioni locali, consapevoli che, in assenza di una vera strategia di uscita, la dimensione del problema rischia di aggravarsi oltre ogni limite, con riverberi irreversibili per il settore e per molte famiglie.
Solidarietà agli autotrasportatori viene espressa dal segretario dell’Ugl di Matera, Pino Giordano.
“Le rivendicazioni sono comprensibili degli autotrasportatori del Metapontino che in queste ore stanno inscenando da Metaponto e in tutta la costa Jonica materana un sit-in di protesta contro il caro-carburante e i costi, ormai divenuti esorbitanti, connessi alla loro attività.
L’Ugl Matera esprime totale e incondizionata solidarietà e vicinanza ai lavoratori, ci troviamo di fronte a una protesta locale che si sposa con quella nazionale che sosteniamo, volta a sensibilizzare tutte le Istituzioni e il Governo al fine di attuare misure urgenti e adeguate contro i costi legati degli aumenti esorbitanti del gasolio”.