Il direttore generale dell’Arpab, Antonio Tisci, a seguito delle polemiche che sono scaturite da alcuni suoi post su Facebook, in occasione della morte di Gino Strada, si è detto pronto alla querela per alcune minacce di morte ricevute a danno delle sue due figlie.
“Da ieri ricevo in privato offese di ogni tipo, insulti e minacce di morte alle quali rispondo come sempre con una grossa risata. Oggi la misura è stata superata con insulti e minacce di morte rivolte direttamente alle mie figlie, questo non è tollerabile” ha scritto.
Tisci ha ricordato la sua lunga esperienza politica sottolineando che non aveva fino ad ora mai querelato nessuno, “questa volta la misura è colma e la mia pazienza è superata, anche il mio carattere pronto alla battuta e alla risata si è scocciato”.
“Nelle mie parole non c’è e non ci sarà nessuna gioia per la morte di nessuno” ha precisato Tisci, spiegando che la sua è stata una “chiara condanna storica per la violenza politica”.