Giovedì 12 agosto 2021 – Sono state tante le reazioni alla notizia pubblicata ieri da Il Quotidiano del Sud riguardante una maxi inchiesta in corso su presunti reati da corruzione a turbativa d’asta ad abuso d’ufficio dei quali sarebbero chiamati a rispondere, a vario titolo, amministratori, politici, dirigenti di uffici, imprenditori.
Usare il condizionale è d’obbligo perchè le inchieste sono ancora in corso e la presunzione di innocenza è un diritto sancito dalla Costituzione, sebbene spesso ci si dimentichi.
Veniamo a quanto riportato ieri dal collega Leo Amato.
Partiamo da via Anzio. Indagati sarebbero il segretario particolare del Presidente Vito Bardi, Mario Araneo (deve rispondere di turbativa nelle scelta del contraente), gli assessori regionali Francesco Cupparo e Rocco Leone, i consiglieri regionali Marcello Pittella e Francesco Piro, il direttore generale del Dipartimento Sanità, Ernesto Esposito.
Rimanendo nel settore sanità, indagato è anche l’attuale direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Carlo, Giuseppe Spera.
Di corruzione e turbativa d’asta il sen. Salvatore Margiotta, l’assessore Leone e Maria Di Lascio che all’epoca dei fatti contestati non era ancora Sindaco.
Nel lungo elenco degli indagati pubblicato da Il Quotidiano del Sud figurano anche alcuni amministratori ed ex amministratori comunali: Anna Maria Scalise di Ruoti (abuso d’ufficio) e l’ex primo cittadino sempre di Ruoti, Angelo Salinardi; di Maratea, Daniele Stoppelli, di San Severino lucano, Franco Fiore.
Stoppelli e Fiore sono accusati di peculato e truffa aggravata in concorso con i consiglieri regionali Piero e Pittella, Nicola Timpone direttore artistico del Festival del cinema di Maratea, e Paride Leporace, ex direttore della Lucana Film Commission.
Tra le posizioni all’esame dei magistrati anche quella di Giovanni Moscatiello, ex segretario generale del Comune di Potenza e Vincenzo Ierace funzionario della Stazione appaltante della Regione Basilicata per i quali si ipotizza il reato di turbativa nella scelta del contraente in concorso.
Tra gli imprenditori indagati: Maurizio De Fino, Antonio Colangelo (corruzione ed evasione fiscale), Saverio Colummella (turbativa d’asta e turbativa nella scelta del contraente), Luciana De Fino.
Le indagini hanno preso il via da quella che nel 2019 coinvolge l’avvocato De Bonis arrestato per traffico di influenze illecite, accesso abusivo a sistemi informatici e rivelazione del segreto istruttorio.
In altra parte del giornale le reazioni di alcuni degli indagati.