Martedì 20 luglio 2021 – L’Agenzia Nazionale di valutazione del sistema universitario e della Ricerca (Anvur) ha espresso, in un suo documento, parere positivo sulla istituzione del corso di Laurea in medicina e chirurgia presso l’Università degli studi della Basilicata riconoscendo alla Regione Basilicata un ruolo chiave per il raggiungimento di questo obiettivo. Infatti, nel documento ANVUR si legge che “l’attivazione del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia assume una peculiare valenza strategica a livello regionale. Nasce da una precisa volontà della Regione Basilicata, che ha definito con il Ministero della Università e della Salute un accordo di programma (5 agosto 2020) ed a cui è seguito il parere positivo del Comitato Regionale Universitario di Coordinamento (22 Dicembre 2020) e della Regione (del 2 Febbraio 2021)”.
Inoltre, “il Documento di Progetto risulta ben strutturato e adeguatamente circostanziato, con un’analisi di Corsi della stessa classe di laurea di regioni limitrofe; riferiti anche i potenziali sbocchi occupazionali che giustificano l’attivazione del nuovo Corso”.
Nel documento si riconosce positivamente il ruolo svolto dalla Regione che “mette a disposizione dell’Università le strutture necessarie alle attività cliniche attraverso la predisposizione di specifici protocolli di intesa”.
In sede di visita è stata “confermata la disponibilità di strutture assistenziali accessibili entro il primo triennio, che appaiono coerenti per tipologia, volume di attività e dimensioni alle esigenze del progetto formativo. Iniziative per ulteriori accordi di programma/protocolli di intesa sono già in essere anche con riferimento al coinvolgimento della Medicina Generale e di altre strutture oltre all’Azienda Ospedaliera San Carlo e il Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata (CROB)”.
Bardi: “Il corso di laurea in Medicina e Chirurgia è ormai una realtà”
“Con l’accreditamento dell’Anvur – sottolinea il presidente della Regione, Vito Bardi – il corso di laurea in Medicina e Chirurgia è ormai una realtà. Anche ANVUR riconosce il ruolo cruciale della Regione e conferma l’impegno di questa amministrazione per il raggiungimento di questo importante traguardo. Si tratta di un segnale storico, sia per la Basilicata sia perché arriva dopo la pandemia. Una bella notizia per tutti i lucani”.
Rettore Unibas: “Valenza storica per comunità lucana”
“Sono estremamente soddisfatto – ha detto il Rettore dell’Unibas, Ignazio Marcello Mancini – del risultato ottenuto dall’Ateneo che, mettendo in campo tutte le sue energie migliori, è riuscito, pur in tempi estremamente stretti, a portare a compimento tutti gli adempimenti di propria competenza. Un particolare ringraziamento è d’obbligo alla professoressa Aurelia Sole, al Presidente della Giunta Regionale, Vito Bardi, e ai Ministri Gaetano Manfredi e Roberto Speranza, che hanno posto le basi per un progetto che ha una valenza storica per l’intera comunità lucana”.
Cavallo (CISL): “Premiato sforzo di istituzioni, Unibas e società civile”
“Il via libera da parte dell’Anvur alla facoltà di medicina e chirurgia in Basilicata è il risultato positivo di uno sforzo che ha visto impegnate insieme istituzioni, Unibas e società civile”. È quanto sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, aggiungendo che “la concretizzazione di questo progetto costituisce la premessa per la realizzazione di un polo medico ad elevata specializzazione e per ricostruire, dopo anni di tagli selvaggi, una vera rete di medicina territoriale e preventiva quale fondamentale presidio di cura e assistenza di quelle cronicità e fragilità che sono tipiche in una società caratterizzata da elevati tassi di invecchiamento come quella lucana”. Secondo il segretario della Cisl “la presenza di una facoltà di medicina contribuirà ad incrementare anche l’appeal dello stesso ateneo lucano nei confronti di tanti giovani della regione o di regioni limitrofe che oggi scelgono altri atenei nel Centro-Nord”.
Polese (IV): “Altro passo importante. Si continui con serietà per ottenere il massimo senza penalizzare l’esistente”
“L’Agenzia nazionale di valutazione del Sistema universitario e della ricerca ha espresso valutazione positiva per l’accreditamento della facoltà di medicina presso l’Università degli Studi della Basilicata. E’ una notizia che va salutata con soddisfazione da tutti coloro amano la nostra città e la nostra regione”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva che aggiunge: “L’ulteriore passo odierno è il naturale percorso verso l’istituzione ufficiale del corso di laurea dopo che il 25 giugno scorso il Ministero dell’Università aveva indicato per decreto i fabbisogni e quindi il numero dei posti di medicina in tutta Italia tra cui sessanta per la Basilicata”. “Ora si tratta di mettere a sistema tutte le istituzioni locali per far in modo che si arrivi al risultato sperato prevedendo in maniera precisa la sostenibilità economica”, aggiunge Polese che continua: “Non c’è dubbio, in ogni caso, che l’istituzione di questo percorso accademico e professionale, che va a colmare un deficit storico, essendo la nostra regione l’unica sprovvista di tale corso di studi, arricchirà e qualificherà il sistema sanitario lucano che ha tutte le carte in regola per diventare sempre più forte”. “Quello che ci auguriamo è che, al netto dei naturali proclami di gioia, non vengano sottovalutate le complessità di tutta la questione considerato che i primi laureati arriveranno tra sei anni, e nel frattempo non va ridotta l’offerta formativa che anche faticosamente è stata portata avanti negli scorsi decenni. Senza contare che va ben ragionato tutto l’aspetto dei finanziamenti regionali per arricchire il futuro ma senza depotenziare l’esistente che invece deve essere puntellato. Altro aspetto importante è quello di chiarire tutti gli aspetti relativi alle carriere mediche e dirigenziali che necessariamente devono tener conto dell’equilibrio esistente senza penalizzare chi già si è speso per la Sanità lucana”, conclude il vicepresidente del Consiglio regionale Polese.