Giovedì 17 giugno 2021 – “Come abbiamo già dimostrato con l’assemblea del 22 maggio scorso davanti ai cancelli dello stabilimento di Melfi Stellantis, i sindacati confederali rafforzano l’impegno a fianco dei lavoratori e dei sindacati di categoria in questa nuova fase epocale per il futuro del comparto automotive in Basilicata”.
Lo sostiene Vicenzo Tortorelli, segretario regionale della Uil, a margine dell’assemblea dei delegati e dell’indotto, svoltasi ieri.
“Per far fronte alla grande sfida dell’elettrico e per sostenere il nuovo piano industriale per Melfi che non solo salvaguardi occupazione e produzione ma ne rilanci la competitività internazionale c’è bisogno – afferma Tortorelli – di una strategia e di proposte chiare e condivise da tutti i soggetti sociali ed istituzionali in campo.
Per questo dopo i primi commenti positivi “a caldo” del Ministro Giorgetti e del Presidente Bardi diventa necessario individuare una road map che sulla base di scadenze di incontri, approfondimenti, tavoli tecnici, definisca il percorso da seguire per Melfi da oggi al 2024 quando verranno prodotte 4 nuove vetture elettriche del segmento medio, ciascuna con uno dei grandi brand di Stellantis.
Non basta esprimere parole di soddisfazione e auspici perché la terza gigafactory europea del gruppo per le batterie si realizzi a Melfi. Senza continuare a sottovalutare che la Basilicata – terra di idrocarburi e di energie rinnovabili, oltre che di risorse idriche essenziali per il Progetto di realizzazione di un ‘hub idrogeno’ – ha tutte le condizioni per diventare un ‘laboratorio’ per i programmi di investimenti green.
La spinta viene dal Recovery Fund che – ribadisce Tortorella – concentra le risorse principalmente su due driver: rendere le aree metropolitane veramente green e l’idrogeno che per noi ha anche un altro valore per accompagnare i programmi di costruzione di nuove auto alimentate ad idrogeno. Si tratta dunque di tenere un tavolo permanente con l’ Eni che ha in programma di realizzare da 5 a 10 “Hydrogen Valley” con produzione e utilizzo locali di “energia verde”.
Quello che si attendono i lavoratori e ci attendiamo come sindacato confederale sono indicazioni concrete sul presente e futuro dello stabilimento lucano oltre che un piano industriale proiettato sull’indotto che non vorremmo diventi l’ “anello debole” della catena Stellantis.
In questo non possiamo che esprimere il profondo rammarico perché la Regione si è fatta trovare impreparata a fronteggiare la nuova straordinaria situazione facendo cadere nel vuoto la nostra proposta di istituzione dell’Osservatorio automotive con la partecipazione di esperti.
Adesso – conclude Tortorelli – dobbiamo recuperare il tempo perduto ed attrezzarci per reggere la sfida del management Stellantis. La Uil farà tutta la sua parte”.