Lunedì 1 marzo 2021 – Il Comune di Matera ritiene di garantire il proseguimento delle attività nelle scuole materne in quanto, rispetto a due giorni fa – quando è stata emessa l’ordinanza del presidente della Regione che non ha previsto alcuna prescrizione per le scuole dell’infanzia – non sono sopravvenute nella nostra città situazioni diverse di emergenza sanitaria tali da giustificare ulteriori provvedimenti.
Lo ha confermato il Sindaco Bennardi che ha incontrato in videoconferenza i dirigenti scolastici insieme all’assessore alla Sicurezza sociale, Raffaele Tantone.
In Sindaco ha anche comunicato che il Comune ha già avviato un intenso piano vaccinale per gli insegnanti e il personale Ata. Da questa mattina, infatti, nella tensostruttura installata presso l’ospedale Madonna delle Grazie, sono iniziate le somministrazioni del vaccino destinate proprio alle professioni scolastiche dell’Infanzia.
“Le misure di prevenzione e contrasto al Covid 19 pongono di fronte a scelte complesse che, benchè ponderate e valutate in maniera approfondita e coscienziosa – ha spiegato il Sindaco -, difficilmente sono scevre da aspetti critici, a prescindere dagli ambiti nei quali tali decisioni vengono adottate e a prescindere dai soggetti chiamati a decidere, siano essi scienziati, medici o politici. E’ così anche per quanto riguarda le scuole dell’infanzia cittadine, nelle quali non sono stati ravvisati focolai”.
“A fronte della richiesta di sospensione delle attività educative in presenza per i bambini dai tre ai sei anni di età, che non hanno nessun obbligo di frequenza scolastica, ho ritenuto opportuno – ha aggiunto il Sindaco – evidenziare e valutare i rischi e le preoccupazioni manifestate a più riprese non soltanto dalle famiglie, ma anche dall’ordine nazionale degli psicologi, circa i diritti e la salute dell’infanzia. Infatti, oltre ai comprensibili disagi per i genitori che non hanno la possibilità di assentarsi dal lavoro per accudire i figli in alcune ore del giorno, vi sono motivazioni che attengono la socialità, la crescita psicomotoria, l’espressione degli affetti e delle emozioni.
Prima di ordinare la chiusura della scuola e il confinamento dentro le mura domestiche dei bambini, è doveroso tenere conto degli effetti sul benessere mentale.
La salute e la cura delle giovani generazioni è un bene comune che non può essere sacrificato laddove non vi siano oggettivi rischi di focolai ed emergenze sanitarie; decisioni diversamente assunte – ha concluso Bennardi – potrebbero rappresentare un abuso che mina i diritti dell’infanzia”.