Martedì 5 gennaio 2021 – “Basterebbe leggere i punteggi già assegnati e desecretati a ciascuno dei 67 siti potenzialmente idonei alla realizzazione del Deposito unico dei rifiuti radioattivi, la documentazione allegata e conoscere il procedimento trasparente di consultazione pubblica disciplinato dalla legge, per inquadrare nella giusta ottica l’avvenuta pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI) e la possibilità -o meglio, la impossibilità- che il deposito unico nazionale ed il parco tecnologico vengano realizzati in Basilicata”.
Lo dichiara in una nota il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Salvatore Margiotta.
“La carenza di taluni parametri tecnici ed infrastrutturali, già valutati, la struttura del procedimento prescritto e la ferma contrarietà della comunità lucana, renderà di fatto impraticabile l’individuazione del deposito in terra lucana.
Ciò nondimeno, – prosegue Margiotta – considerato il precedente, va chiarito con nettezza: siamo di fronte ad una situazione radicalmente diversa dal 2003, dove il governo nazionale aveva indicato di propria iniziativa Scanzano come deposito unico al di fuori di un procedimento normato e senza alcuna consultazione pubblica o valutazione comparativa con altri siti.
Risibile – afferma Margiotta – è quindi la levata di scudi dei nipotini del Governo del 2003 (FI, Lega, AN), che oggi governano la Regione.
Il procedimento – sottolinea il Sottosegretario Margiotta – sarà lungo (si concluderà nel 2025), ma trasparente e volontario nella scelta del sito unico di deposito nazionale.
Al Ministero dello Sviluppo economico e al Ministero dell’Ambiente il riconoscimento per il lavoro svolto. Al Governo, l’assunzione di responsabilità per aver riportato alla luce il tema dei rifiuti radioattivi e il dovere di mettere definitivamente in sicurezza rifiuti stoccati provvisoriamente all’interno di decine di depositi temporanei sparsi in tutta Italia, Basilicata compresa. Oltreché l’obbligo – conclude – di evitare una procedura di infrazione europea”.