Roma, venerdì 18 settembre 2020 – “Non è colpa nostra se gli cade l’occhio” scrivono le studentesse del liceo Socrate di Roma alla Garbatella, alle quali è arrivata la richiesta da parte della vicepreside di non mettere la minigonna durante l’orario scolastico per evitare sguardi indiscreti da parte dei professori.
Mettersi la minigonna sarebbe poi tanto più inopportuno vista l’assenza dei banchi in attesa che arrivino quelli monoposto. Parole che hanno scatenato la protesta.
“Andare a scuola in gonna è stata una risposta spontanea. Non ci interessa l’episodio singolo, questa è l’occasione per mettere al centro il ruolo della scuola e della comunità scolastica. La scuola è e deve essere una forza motrice nello scardinare la cultura che rende le ragazze e le donne oggetti e colpevoli. È nelle aule che si formano i cittadini e le cittadine di domani, ed è da lì che deve partire una nuova consapevolezza per i nostri corpi e i nostri modi di essere. Il Socrate e la sua comunità,studentesse e studenti e professoresse e professori, ci ha sempre insegnato questo, a conoscere noi stessi e noi stesse ed essere liberi e libere di esprimerci. Che questo sia il momento e il luogo per iniziare una vera rivoluzione culturale e sociale, che oggi più che mai è necessaria”, scrivono i ragazzi e le ragazze del Collettivo Politico Galeano e Ribalta Femminista.
Fonte FanPage.it