Sabato 9 maggio 2020 – Botta e risposta tra l’assessore regionale alle Attibità Produttive, Francesco Cupparo, e il segretario regionale della Cigl, Angelo Summa, sul modo di gestire l’emergenza Covid e su rapporti istituzione sindacati.
Summa ha posto una serie di questioni, criticando l’operato del Governo Regionale (di seguito la sua nota).
Risponde l’assessore Cupparo.
“Le parole del segretario generale della Cgil Angelo Summa – che pure quotidianamente ci ha abituati a critiche di ogni genere e per ogni occasione – hanno superato ogni limite di normale e decente dialettica con l’affermazione farneticante di “regime monocratico” e addirittura di “democrazia a rischio”. La Cgil – afferma Cupparo – non mi pare si sia spinta a tanto nemmeno nei confronti del Premier Conte che, in quanto a Dpcm e a “potere monocratico”, ha sicuramente da dare non poche spiegazioni al Parlamento e alle Regioni che, non a caso, continuano ad incalzarlo.
Per Summa dunque la Basilicata si troverebbe in una sorta di situazione di “golpe istituzionale”. Eppure nella videoconferenza promossa dal Presidente Bardi alla vigilia del Primo Maggio,- ricorda l’assessore Cupparo – non mi pare abbia usato questi toni. Anzi ha riconosciuto la volontà di Bardi di rilanciare il confronto con le parti sociali e ha dato atto dell’impegno per la convocazione di tavoli tematici, impegno che – vogliamo rassicurare il segretario della Cgil – sarà mantenuto.
Dobbiamo ricordare che in questo clima di “democrazia a rischio” all’atto dell’insediamento della Task Force del Dipartimento Attività Produttive nè Summa e né i suoi colleghi confederali hanno partecipato alla videoconferenza.
Il lavoro della Task Force, articolato in decine e decine di videoconferenze, intercettando numerosissimi soggetti sociali, ha prodotto un poderoso documento di oltre 800 pagine che rappresenta il punto di riferimento di quello che sarà il Piano Strategico di rilancio in Basilicata.
Tutto ciò mentre non si è mai interrotto il calendario di incontri del Dipartimento con i segretari e dirigenti di categoria di Cgil, Cisl, Uil.
Il segretario della Cgil – puntulizza Cupparo – dovrebbe chiedere ai suoi colleghi che rappresentano la categoria dei metalmeccanici quante volte abbiamo avuto interlocuzioni sulle vertenze ancora aperte e come stiamo seguendo la ripresa alla Fca di Melfi, senza tralasciare i settori dell’agroalimentare, del turismo e servizi, del commercio ed artigianato, delle costruzioni.
Quanto alle misure adottate sinora dalla Giunta Regionale a favore di famiglie, lavoratori, imprenditori, liberi professionisti – prosegue Cupparo – abbiamo inteso dare prime e parziali risposte d’emergenza a richieste e bisogni venuti anche dal mondo sindacale che quindi non rispondono alla “logica di dispersione” di risorse finanziarie quanto alla necessità di fare presto per assicurare aiuti a categorie e fasce sociali più deboli.
Piuttosto Summa non fa alcun riferimento alle misure del Governo che la stessa Cgil nazionale ritiene inadeguate denunciando i ritardi (si pensi solo ai prestiti alle imprese) e, forse, ignora che il Governo ha già proceduto a mettere le mani nei fondi comunitari delle Regioni, come la nostra, per utilizzarli ad esempio per la cig in deroga e come vorrebbe continuare a fare. Il Governo ha infatti proposto a tutte le Regioni di far fronte all’emergenza da Covid 19 stanziando risorse pari al 15-20 per cento della dotazione dei Programmi 2014/2020 (FESR e FSE). Almeno la metà di tali risorse delle Regioni dovrebbero contribuire a cofinanziare le misure messe in atto dal Governo (tra le quali, la cassa Integrazione in deroga, l’erogazione di garanzie sui prestiti alle PMI tramite il fondo centrale di garanzia, gli acquisti di attrezzature sanitarie da parte di centrali di committenza nazionali). Nell’Accordo il Governo si impegna ad assegnare alle Regioni che aderiscono all’accordo maggiori risorse nazionali del fondo FSC 2021/2027.
Pertanto, solo con la definizione dei termini dell’Accordo con il Governo nei prossimi giorni sarà possibile smobilitare le risorse comunitarie disponibili. Resta inteso che la Regione ha gia’ attivato anche una parte di fondi europei nelle prime misure poste in essere a partire da marzo.
In queste condizioni – vorrei rassicurare Summa – non c’è spazio per una “gestione personalistica” che non appartiene alla cultura di questo governo regionale come è appartenuta a quello precedente che il segretario della Cgil dovrebbe conoscere bene. Un esempio concreto: i nostri Avvisi Pubblici per contributi a fondo perduto, a differenza di quanto hanno fatto altre Regioni con il sistema “”a sportello””, da noi sono aperti a tutti.
Il nostro invito è di mettere fine a luoghi comuni e propagandistici, ad esprimere valutazioni di merito critiche e propositive, a dimostrare nei fatti quello che lui stesso ha detto nella videoconferenza con il Presidente Bardi di contribuire al superamento di questa storica fase drammatica per le nostre comunità. La nostra visione è che la politica è stata votata dai cittadini per programmare e governare, il sindacato – come le altre forze sociali – ha compiti importanti da svolgere senza sostituirsi alle istituzioni. Se invece di scrivere tutti i giorni “contro” si adoperasse “per” sono certo farebbe cosa buona e giusta per i suoi iscritti e per la nostra regione.
Le critiche di Summa alla gestione dell’emergenza da parte del Governo regionale
“L’emergenza pandemica -afferma Summa – sta diventando ormai un alibi da parte del governo Bardi per comprimere ogni spazio di confronto democratico. Si stanno adottando scelte e decisioni al di fuori delle regole basilari dettate dalla nostra Costituzione. In poche parole la Basilicata, senza neanche accorgersene, sta scivolando verso un regime gestionale monocratico”. È quanto afferma il segretario generale Cgil Basilicata Angelo Summa.
“Si stanno decidendo impegni di spesa e scelte di utilizzo di risorse economiche su varie misure che non sono state oggetto di alcun confronto né con le parti sociali né tantomeno con i consiglieri regionali – continua Summa – Una deriva democratica pericolosa, che rischiamo di pagare a caro prezzo. Le modalità che si stanno utilizzando rispondono solamente ad una logica di gestione personalistica.
Più volte – aggiunge il segretario generale della Cgil – abbiamo sollecitato il presidente Bardi ad aprire il confronto e a istituire tavoli tematici su cui costruire una proposta condivisa sulla cosiddetta fase 2: dalla sanità alla mobilità, alla sicurezza alla scuola. Più volte abbiamo sollecitato un piano strategico in cui delineare le direttrici su cui concentrare le risorse per far ripartire la Basilicata.
Si continua, invece – afferma ancora Summa – ad adottare la vecchia logica politica tutta incentrata sugli interventi a pioggia propria della cultura politica della spesa pubblica ad personam, al di fuori di qualsiasi visone di sviluppo e programmazione e a risposta individuale, nella sola logica di dare forza a un consenso personale e a un uso privatistico delle risorse pubbliche. Tutto ciò senza alcuna calibrazione delle stesse rispetto agli interessi e ai bisogni di migliaia di lavoratori e famiglie. Piuttosto che stare dentro a un dualismo tra azioni poste in essere dal governo e azioni attivate dalla Regione – propone il leader della Cgil Basilicata – sarebbe necessario e urgente non disperdere le poche risorse che abbiamo a disposizione in tante misure e concentrarle all’interno di un piano strategico di sviluppo con l’obiettivo di rilanciare l’economia, a partire dalla riprogrammazione di fondi europei già disponibili.
Per rispondere a una crisi di tale dimensioni – conclude Summa – non servono interventi spot ma visione, confronto e capacità di leggere il tessuto sociale ed economico del nostro territorio, coinvolgendo università ed economisti per poter costruire quel piano strategico necessario e fondamentale per dare una possibilità di futuro al nostra Basilicata”.