Sabato 2 maggio 2020 – “La decisione dell’editore del Corriere del Mezzogiorno di ridurre drasticamente la foliazione dell’edizione della Puglia, ha colpito duramente la Basilicata con la scomparsa delle pagine dedicate a Matera e al suo territorio.”
Inizia così una nota diffusa da “Stampa Libera ed indipendente Basilicata”.
“La scelta, definita ufficialmente come una “sospensione”, di fatto – prosegue la nota – priva l’intera regione di una voce che, in un momento già delicato per l’informazione, si stava accreditando come una realtà attenta e obiettiva.
Il piano di ridimensionamento, respinto in una nota dal Corriere del Mezzogiorno di Bari, annulla un lavoro che nell’ultimo anno aveva consentito che l’esempio di Matera diventasse modello dal punto di vista sociale, culturale e etico di un Sud che non ha il cappello in mano e nel quale proprio questo quotidiano aveva svolto un ruolo importante.
Lo dimostra ad esempio, il successo della mostra che la Fondazione Matera-Basilicata 2019 aveva promosso in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera e che aveva portato all’esposizione delle più belle copertine d’autore dell’inserto culturale del Corriere della Sera nelle sale del museo Ridola, evento sostenuto con grande rilievo e che oggi appare come una delle incongruenze che fanno più rumore in questa vicenda.
In poche ore – è la denuncia di Stampa Libera ed Indipendente – il destino dello spazio che il Corriere del Mezzogiorno aveva riservato a Matera è cambiato, trasformandosi in un colpevole silenzio che ha cancellato la città dalle pagine del giornale, costretto a fare i conti nella sua edizione pugliese con un taglio feroce della foliazione.
La mobilitazione nata a poche ore dalla notizia, con prese di posizione nette di sindaco di Matera, presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, presidente della Regione Basilicata, consiglieri regionali e comunali, enti e associazioni, insieme alla petizione spontanea di un gruppo di cittadini che ha raggiunto 500 firme in pochi giorni, sono il segnale del rifiuto di logiche che vogliono la città e la Basilicata come terra di conquista.
Stampa libera e indipendente Basilicata per questo, – conclude la nota – si batterà affinché questa scelta venga rivista dall’editore e il lavoro della collega di Matera, Antonella Ciervo, rimasta senza nessuna prospettiva occupazionale, non sia vanificato”.