L’appartenenza all’Unione europea – sostiene Pittella – non è solo l’adesione a vincoli e opportunità segnate dai trattati ma è l’adesione a una comunità di destini, a una casa comune. Chiedo al governo di attivare le procedure necessarie per il sostegno alle regioni colpite attraverso il Fondo di solidarietà dell’Ue, istituito nel 2002 per rispondere a ipotesi di catastrofe naturale.
“Attivare il fondo di solidarietà dell’Unione europea’ – la richiesta del senatore Gianni Pittella del PD al governo Conte. “Gli effetti del Coronavirus – continua il parlamentare dem – non riguardano solo la salute ed è giusto, come il governo sta facendo in queste ore con il sostegno di tutti i gruppi parlamentari, si definiscano provvedimenti di alleggerimento del carico fiscale nelle aree maggiormente colpite. Ma il rallentamento dell’economia italiana rischia di essere più significativo di quello che si immagina, soprattutto nei comparti turismo e servizi”.
“L’appartenenza all’Unione europea – sostiene Pittella – non è solo l’adesione a vincoli e opportunità segnate dai trattati ma è l’adesione a una comunità di destini, a una casa comune. Chiedo al governo di attivare le procedure necessarie per il sostegno alle regioni colpite attraverso il Fondo di solidarietà dell’Ue, istituito nel 2002 per rispondere a ipotesi di catastrofe naturale”.
“Si tratta di un fondo attivabile per eventi disastrosi che impattino dello 0.6% sul Reddito Nazionale Lordo di un paese dell’Unione o dell’1.5% su quello di una singola regione. Purtroppo – conclude Pittella – potrebbero ricorrere entrambe le condizioni e, se si accettasse l’estensione a catastrofe naturale di casi come questo del Covid19, l’Italia potrebbe cogliere l’occasione di beneficiare in questa difficile temperie del sostegno e della solidarietà dell’Unione e dei suoi strumenti di tutela”, conclude Pittella.