Sarà dedicato alla festa della Bruna il prossimo appuntamento delle “Lezioni materane di Rai Radio3”, il ciclo di incontri coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e da Rai Radio3 nell’ambito del progetto Future Digs.
Mercoledì 11 settembre alle ore 19.00, nella centralissima Piazza San Francesco – si legge in un comunicato dell’ufficio stampa della Fondazione Matera-Basilicata 2019 – l’antropologa visiva Patrizia Giancotti sarà intervistata dal direttore di Rai Radio3 Marino Sinibaldi per raccontare la Festa materana del 2 luglio attraverso un occhio esterno.
All’incontro interverrà anche Domenico Andrisani, presidente dell’Associazione Maria Santissima della Bruna.
Tra fede mariana e sopravvivenza di riti agrari, la Festa della Madonna della Bruna è caratterizzata da una profonda devozione e dalla distruzione rituale del sontuoso carro che trasporta la statua della Vergine. La processione dei pastori all’alba tra i Sassi si trasforma in un rito di passaggio per gli adolescenti, i cento cavalieri con i loro cavalli, elmi piumati e spade scortano la statua in periferia per un commovente incontro con i fedeli fino “allo strappo” finale dell’assalto al carro: un tuffo nel caos primordiale per trasformare la fine in un nuovo inizio, nel quale la comunità, come il campo dopo la mietitura, si può rigenerare.
Il resoconto degli incontri con i numerosi protagonisti della festa sarà lo spunto per una riflessione più ampia sulla realtà antropologica del Sud, quello che fa di questa festa uno straordinario archetipo delle celebrazioni meridionali della ciclicità della vita.
Patrizia Giancotti
Antropologa, fotografa, giornalista, autrice e conduttrice per Radio3, Patrizia Giancotti ha iniziato ad appassionarsi all’antropologia raccogliendo le canzoni popolari calabresi, sua terra di origine. Le sue ricerche nell’ambito delle tradizioni popolari italiane e in diversi paesi del mondo, hanno prodotto libri, oltre cento reportage pubblicati e più di cinquanta mostre fotografiche in Italia e all’estero.
Tiene corsi e seminari in varie Università.
I suoi lavori di antropologia visiva sono stati presentati, tra l’altro, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al Museo Etnografico di Nuoro, alla Biennale di Venezia, al Museo di Arte Contemporanea di Salvador da Bahia, al Gasteig Carl Orff di Monaco di Baviera, al Palazzo del Congresso Nazionale di Brasilia.
Per l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia ha curato, insieme al regista Francesco De Melis, la produzione del film sul Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari “A memoria d’uomo”.
In Brasile, paese al quale ha dedicato dieci anni di lavoro sul campo, ha svolto ricerche sui poteri femminili nei culti tradizionali di Bahia e sullo sciamanesimo amazzonico, collaborando con lo scrittore Jorge Amado e divulgando la cultura brasiliana fino a ricevere dal Presidente del Brasile l’alta onorificenza dell’Ordine del Cruzeiro do Sul.