“Aumenta il numero di operazioni e con tecniche sempre più mini-invasive, calano i giorni di degenza media in ospedale e diminuisce il rischio di mortalità post-intervento a 30 giorni nell’Uoc di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza”.
Lo ha ribadito il direttore generale del “San Carlo”, il dottor Massimo Barresi.
Ribadire è sicuramente il verbo giusto da usare, in questo caso. Perché i numeri e i risultati raggiunti oggi dalla Cardiochirurgia del nosocomio potentino – è giusto ricordarlo – sono merito dell’azione messa in atto dall’ex direttore generale, Rocco Maglietta, chiamato alla guida del “San Carlo” con l’obiettivo principale di far ritornare ai livelli di eccellenza il reparto, dopo i problemi legati ai noti fatti di cronaca.
Naturalmente fa assolutamente bene il dottor Barresi a comunicare gli ottimi risultati registrati dal direttore della Cardiochirurgia, il dottor Luzi, e dalla sua equipe. “I cittadini – scrive infatti il dg – devono avere sempre più fiducia nelle strutture di eccellenza del San Carlo che gli consentono di usufruire, come nel caso della Cardiochirurgia, non solo di trattamenti di livello superiore ad altre regioni ma anche e di potersi curare rimanendo in Basilicata”.
Comunicazione giusta ed efficace che ha l’obiettivo di informare i cittadini-utenti lucani, e non solo, delle straordinarie qualità di un reparto che è tornato a far registrare risultati e numeri importanti. Numeri e risultati che il 30 ottobre scorso l’Azienda aveva già diramato in un comunicato stampa nel quale Maglietta rispondeva alle affermazioni del senatore del Movimento 5 stelle, Arnaldo Lomuti. (LEGGI)
Ciò che adesso interessa è naturalmente che tali risultati continuino a migliorare per il bene dell’Azienda e soprattutto dei pazienti.
Riportiamo di seguito il comunicato stampa integrale dell’A.O.R. “San Carlo”
Potenza 24 maggio 2019 – Aumenta il numero di operazioni e con tecniche sempre più mini-invasive, calano i giorni di degenza media in ospedale e diminuisce il rischio di mortalità post-intervento a 30 giorni nell’Uoc di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” di Potenza. “Risultati attesi e raggiunti che confermano la posizione di eccellenza della nostra Azienda che si conferma fortemente attrattiva e competitiva nel panorama della sanità nazionale – ha ribadito il Direttore Generale, Dottor Massimo Barresi -. I cittadini devono avere sempre più fiducia nelle strutture di eccellenza del ‘San Carlo’ che gli consentono di usufruire, come nel caso della Cardiochirurgia, non solo di trattamenti di livello superiore ad altre regioni ma anche e di potersi curare rimanendo in Basilicata”.
Una conferma che arriva dai numeri. La mortalità a 30 giorni dall’intervento di bypass aorto-coronarico nel 2018 è stata pari all’1,83% contro il 2,15% della media nazionale. Un importante passo in avanti, tenendo contro che nel 2015-2016 la percentuale del “San Carlo” si attestava al 6,37%.
In calo la mortalità a 30 giorni anche per l’intervento di valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache che nel 2018 è stata pari al 2,58% contro il 2,6% della media nazionale. Un ottimo risultato considerando che nel 2015-2016 la percentuale del “San Carlo” si attestava al 6,72%.
A fronte di un aumento di ricoveri in Cardiochirurgia, passati da 205 nel 2016 a 364 nel 2018, la degenza media è passata da 21,91 giorni a 15,62. Dimissioni più tempestive che hanno contribuito alla riduzione del rischio di mortalità e di infezioni ospedaliere.
Chirurgia mini-invasiva, plastica ricostruttiva della mitrale, impianto valvolare aortico trans catetere (TAVI): sono le procedure che hanno consentito all’Uoc di Cardiochirurgia del San ‘Carlo’ di raggiungere gli obiettivi di appropriatezza clinica attesi e di più che raddoppiare il numero dei ricoveri ordinari da fuori regione passati dai 31 del 2016 ai 74 nel 2018. Si allarga anche il ventaglio delle regioni di provenienza. Se nel 2016 arrivavano prevalentemente da Campania (16) e Calabria (9), nel 2018 la migrazione verso la Basilicata arriva anche da altre regioni e persino dal Nord Italia. In testa sempre la Campania con 46 ricoveri, la Calabria (10), ma anche la Puglia (10), con l’aggiunta di Lazio, Piemonte, Lombardia e dall’estero.
Numeri che avvalorano la credibilità dell’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo e dell’Uoc di Cardiochirurgia che sbarca anche oltre Oceano con la partecipazione a due tra i più importanti eventi scientifici mondiali di Cardiochirurgia: il Mitral Conclave a New York (Usa) e l’Annual Meeting a Toronto (Ontario, Canada), entrambi organizzati dalla società scientifica americana AATS (American Association of Thoracic Surgery), dove sono stati presentati due lavori di grande rilevanza scientifica. Soddisfazione per i risultati raggiunti dal Direttore dell’Uoc, Giampaolo Luzi e dalla sua èquipe, è stata espressa dal Direttore Generale, Dottor Massimo Barresi, che ha ribadito che “la ricerca scientifica rappresenta un mezzo fondamentale per promuovere nel mondo la Cardiochirurgia lucana e ogni sforzo deve essere promosso per alimentarla”.
SCHEDA MITRAL CONCLAVE NEW YORK (USA)
Il Dottor Giampaolo Luzi ha presentato al Mitral Conclave di New York il lavoro scientifico dal titolo “Right mini-thoracotomy with direct aortic cross-clamping in reoperative mitral valve surgery”, che illustra come anche gli interventi più complessi e reiterativi di chirurgia mitralica possono essere condotti con tecnica mini-invasiva, attraverso una mini-toracotomia destra, riducendo notevolmente il tasso di complicanze post-operatorie e la durata del ricovero ospedaliero.
Lo studio dimostra che tutti gli interventi sulla valvola mitrale, non soltanto quelli selezionati, meno complessi o eseguiti in pazienti con rischio più basso, vengono ormai approcciati nella Cardiochirurgia dell’AOR San Carlo di Potenza con tecniche mini-invasive, a differenza di quello che avviene in molti altri Centri.
SCHEDA AATS TORONTO (ONTARIO- CANADA)
Il Dottor Filippo Prestipino, cardiochirurgo dell’AOR San Carlo, ha presentato i risultati preliminari del trial multicentrico “Early Experience and Results from the Resilia Aortic Tissue Valve Italian Registry”, ideato e diretto dal direttore della Cardiochirurgia dell’AOR San Carlo di Potenza (Dott. Giampaolo Luzi). Tale studio innovativo concerne l’esperienza italiana sull’uso di nuova protesi aortica costruita con tessuto “Resilia”; tale bioprotesi, di nuova generazione, il cui primo impianto in Italia è stato effettuato nella Cardiochirurgia del „San Carlo“, può essere impiantata nei pazienti più giovani poiché in grado di resistere alla calcificazione.