Conclusa la fase di elaborazione dei dati del Sistema Informativo Statistico Turistico (SIST), l’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata ha pubblicato sul suo sito istituzionale, all’indirizzo www.aptbasilicata.it/Dati-statistici-2018-2015.2105.0.html, le informazioni relative alla consistenza ricettiva e ai flussi turistici che si sono registrati in Basilicata nel 2018.
Dalla disamina dei “numeri” emerge che gli esercizi ricettivi sono passati da 1.326 del 2017 a 1.409 del 2018, con una crescita pari al 6,3%, mentre i 42.131 posti letto hanno registrato un incremento del 0,8% rispetto all’anno precedente.
Ben 1.186 sono gli esercizi extra-alberghieri, pari all’84,2% del totale, con 19.262 posti letto (il 45,8% del totale), mentre 22.869 sono i posti letto delle strutture alberghiere (il 54,3% del totale).
In questo ambito si evidenzia come, soprattutto negli ultimi anni, siano sorti numerosi esercizi di piccole dimensioni (con 2-3 camere e circa 5-6 posti letto), gran parte dei quali sono di tipo non imprenditoriale (55,1% di cui 408 B&B e 368 Case ed appartamenti per vacanza).
Gli “arrivi” evidenziano una buona destagionalizzazione dei flussi, con un aumento in primavera (5,8% in aprile, 6,2% in maggio e 11,9% in giugno), a fronte di incrementi meno significativi nella stagione invernale (dal 2,2% di febbraio al 3,4% di dicembre).
Il periodo di maggior flusso turistico è quello estivo, trainato, in particolare, da quello del Metapontino, di Matera, di Maratea e del Pollino (luglio 19,7%, agosto 26,1% e settembre 11,5%).
Passando agli indicatori delle provenienze turistiche: per quel che riguarda gli italiani, le regioni che ci preferiscono di più sono Puglia (185.237, + 18,8% sul 2017), Campania (125.889, +8,18%), Lazio (95.582, +5,6%), Lombardia (65.919, + 19,73%), Emilia Romagna (33.523, +11,9%), Calabria (30.032, +5,9%), Piemonte (28.253, +16,9%), Toscana (27.122, +10,6%) e Sicilia (25.675, +11,7%).
Rispetto a questi dati si registra con favore l’effetto di azioni specifiche di comunicazione e promozione che l’APT ha sviluppato negli ultimi anni proprio in quelle regioni che hanno fatto registrare il maggiore incremento di arrivi, in particolare agli accordi specifici di collaborazione e azioni strategiche, come il punto informativo dell’aeroporto di Bari, gli eventi organizzati a Milano e in Lombardia in collaborazione con il Comune di Milano e la Comunità Montana della Valle Camonica, le iniziative realizzate in Emilia Romagna e nella città di Firenze (con l’organizzazione di mostre tematiche e la partecipazione ad eventi di settore) e, infine, le attività poste in essere con la città di Palermo.
Tornando ai dati, per quel che riguarda i turisti stranieri, i paesi di maggior provenienza sono gli Stati Uniti con 19.074 arrivi (+36,9% rispetto al 2017), la Francia (17.513, + 13,5%), il Regno Unito (13.611, +14,7%) e la Germania (11.595 arrivi, +12,9%), paesi nei quali l’APT Basilicata ha avviato iniziative specifiche di promozione in collaborazione con Ambasciate, Istituti Nazionali della Cultura ed ENIT.
Riepilogando, per il 2018 si registrano incrementi sostanziali di arrivi e presenze, ovvero: arrivi pari a 749.956 dall’Italia (+12,26% rispetto al 2017) e 142.131 dall’estero (+19,73%); presenze pari a 2.307.392 dall’Italia (+3,17%) e 296.232 (+13,49%) dall’estero.
È la città di Matera che fa registrare l’aumento più consistente dei flussi turistici, con 344.813 arrivi (+22,5%) e 547.532 presenze (+22,3%), seguita dalla Costa Jonica con 255.537 arrivi (+18,2%) e 1.281.873 presenze (+0,9%). Rispetto a questi dati, si consideri che non afferiscono al SIST le schede di circa 300 strutture ricettive non ancora classificate nella città di Matera, oltre al turismo giornaliero che interessa l’intera Regione che non è documentabile sul Sistema.
Possiamo concludere che complessivamente gli arrivi per l’anno 2018 sono pari a 892.087 (+13,39% rispetto al 2017), le presenze sono pari a 2.603.624 (+4,25% rispetto al 2017), con tasso medio di occupazione netto pari al 35,51% ed un incremento del 4,68%; ne consegue che i valori sono da considerarsi positivi e fanno guardare con ottimismo al 2019 in corso, anno che godrà dei favori di Matera Capitale Europea della Cultura, che si spera possano protrarsi in una prospettiva di lunga durata.