Incuranti del mal tempo (a Potenza nevicava) gli ex lavoratori dell’indotto “Tempa Rossa” si sono riuniti stamane, lunedì 7 gennaio, davanti alla Prefettura a Potenza per manifestare contro il mancato rispetto degli accordi siglati in sede regionale lo scorso 05 e 20 novembre 2018.
Ne avevano già discusso in un’assemblea svoltasi a Corleto Perticara il 2 gennaio scorso (presenti anche il Comitato “La Voce di Corleto” in persona del Presidente, Rocco Toce e della Vice Presidente, Valeria Carmela Giorgio, ed il Comitato per l’Occupazione e la Salvaguardia dell’Ambiente di Corleto Perticara, intervenuto con il Presidente Magaldi Rocco, oltre che iscritti dei due comitati e cittadini comuni) nel corso della quale avevano chiesto maggiori garanzie sul loro futuro lavorativo e sulla tutela dell’ambiente e del territorio.
Gli ex lavoratori denunciano, in particolare, il mancato rispetto degli accordi sottoscritti negli incontri alla Regione del 05 e 20 novembre 2018, con i quali era stato garantito che sarebbero stati assunti con priorità le maestranze locali dismesse nelle lavorazioni residue di completamento del Centro Oli.
Stanti alcune voci che preoccupano non poco i lavoratori, le società subappaltatrici operanti nell’indotto starebbero infatti sostituendoli con personale proveniente da altre zone, addirittura anche da aree extraregionali.
Tutte questioni che stamane una rappresentanza dei lavoratori insieme ai presidenti del Comitato “La Voce di Corleto”, Rocco Toce, e del Comitato per l’Occupazione e la Salvaguardia dell’Ambiente di Corleto Perticara, Rocco Magaldi, hanno rappresentato nella riunione che hanno avuto con il Capo Gabinetto del Prefetto, Dr. Antonio Incollingo.
E’ stata chiesta l’apertura di un nuovo tavolo delle trattative dinanzi al Prefetto di Potenza allargato anche ai Comitati operanti attivamente sul territorio, considerato – si precisa in un comunicato – il fallimento politico e sindacale delle trattative in essere in sede regionale con oggetto non solo le problematiche occupazionali ma anche quelle ambientali ed in generale tutte quelle tematiche oggetto della Magna Carta, sottoscritta tra Regione, Total e sindacati.
Altra questione posta è l’erogazione dell’ammortizzatore di sostegno al reddito, pari ad € 2.400,00 inizialmente prevista a beneficio di ciascun lavoratore licenziato al 31.10.2018.
La corresponsione di tale emolumento economico – denunciano i lavoratori – ha subito un arresto agli inizi di dicembre a seguito della richiesta delle organizzazioni sindacali partecipanti al tavolo istituzionale regionale di elargirla anche a coloro dismessi a far data dal 01.05.2018
Il dr. Incollingo ha assicurato che si attiverà affinchè l’incontro richiesto si faccia.
I lavoratori ed i presidenti del Comitato “La Voce di Corleto” e del Comitato per l’Occupazione della salvaguardia dell’ambiente hanno precisato che, nel caso in cui tali richieste non dovessero trovare fattivo riscontro nel termine di giorni 7 a decorrere da oggi, verranno organizzate manifestazioni di protesta più incisive presso il Centro Olio “Tempa Rossa”.