Volendo parafrasare il mondo della Formula Uno, la situazione politica in Basilicata, a tre mesi dalle prossime elezioni regionali, ricorda tanto le prove libere durante le quali ciascun concorrente è impegnato a conquistare la “pole position”. E così come accade in pista, ognuno lo fa studiando l’avversario per scoprire come poterlo superare in volata. Sulla griglia di partenza, in questo momento, sono schierati in molti. Ognuno con la propria strategia che spera essere quella vincente.
Ad onor del vero, finora, si parla solo di nomi e di posizionamenti, rinviando la proposta programmatica di ciascun partito o di ciascun singolo candidato alla presidenza della giunta, ad un secondo momento: a quando la data delle elezioni sarà fissata.
Ma intanto la bagarre è iniziata rispolverando un vecchio copione: chi ha fatto cosa? Insomma una corsa alla primogenitura su temi importanti e vitali per la nostra regione.
Uno di questi riguarda le infrastrutture, tasto dolente in Basilicata soprattutto per quanto riguarda i collegamenti con la futura Capitale della Cultura Europea che – sostengono in molti, noi no – è monca perché manca la rete ferroviaria di Stato.
Parliamo della Ferrandina-Matera, per intenderci, per la quale sono stati spesi miliardi di vecchie lire (oltre centro) e mai ultimata.
Tra l’ex parlamentare del Partito Democratico, Maria Antezza, e l’on. Milena Liuzzi del Movimento 5 stelle, c’è stato ultimamente un vivace scambio di battute con la prima a ricordare che già il Governo Renzi aveva finanziato nel 2016 il completamento dell’opera e successivamente il ministro Del Rio aveva confermato l’investimento integrato con altri fondi. Da parte sua, l’on. Liuzzi, ha accusato regione e precedenti governi di non aver fatto nulla per realizzare quello che per Matera è ancora oggi un “sogno”.
In questa bagarre, comprensibile in clima pre-elettorale, è intervenuto (e non è certo edificante), l’assessore regionale alle Infrastrutture, Carmine Miranda Castelgrande, il quale, dati alla mano, ha ricordato, a chi fa finta di dimenticare, che “già con il Piano regionale dei Trasporti 2016-2026 e con quello dei Trasporti di Bacino, appena completato, l’amministrazione regionale aveva riservato grande attenzione allo sviluppo della modalità ferroviaria, in termini di potenziamento dell’infrastruttura e dell’offerta di servizi”. Castelgrande ha ricordato anche gli impegni assunti dai precedenti Governi d’intesa con la Regione Basilicata con investimenti previsti per l’ammodernamento della Potenza-Foggia e della riqualificazione della Potenza-Salerno per velocizzare la linea. Per quanto riguarda la Ferrandina-Matera, l’assessore ha precisato che già nell’ambito del Contratto di Programma nazionale Rfi 2017 e per il periodo 2017-2021, erano state trovate le risorse per il completamento della ferrovia Matera-La Martella-Ferrandina. Infatti con la Legge di Stabilità 2017 – ha specificato Castelgrande – è stato previsto uno stanziamento di 210 milioni di euro.
Date a Cesare quel che è di Cesare, è il caso di dire. Ma non crediamo che ai lucani interessi questa corsa alla primogenitura. Interessa invece che si realizzino interventi seri per ammodernare le infrastrutture indispensabili per lo sviluppo della nostra regione. E soprattutto che non si sperperi denaro come spesso è accaduto nel passato e di cui la Ferrandina-Matera è il più vergognoso esempio.