“La decisione sulle sorti della sede Avis di Potenza è solo rinviata. Avevamo presentato una mozione per sollecitare la Giunta regionale a rispettare la parola data ai volontari della sede di Potenza che, a febbraio, rischiano lo sfratto. È stata sottoscritta da un fronte ampio di consiglieri. Ieri, in Consiglio regionale, però, si sono sottratti alla discussione per evitare di dare risposte concrete ai cittadini”.
E’ quanto afferma il capogruppo di Laboratorio Basilicata – Fratelli d’Italia Gianni Rosa, precisando che “Lacorazza e Perrino hanno fatto venire meno il quorum, non votando.
Sui 5stelle c’è poco da dire: quando le situazioni non le hanno proposte loro, quando non gli interessano, se ne lavano le mani.
Su Lacorazza – prosegue Rosa – è tutto un altro discorso perché se nel suo intervento aveva fatto capire quantomeno di essere al corrente della grave situazione, al momento della votazione si è tirato indietro”.
“L’oggetto della mozione – prosegue Rosa – era il rispetto degli impegni presi dalla Regione nei confronti della sede potentina. Un obbligo. Certo, i problemi che affliggono il mondo delle donazioni è ampio. E su questo concordiamo con il consigliere Lacorazza.
Tuttavia questo non contrasta con la nostra mozione. Alla prova dei fatti, Lacorazza ha avallato le inadempienze del suo Governo regionale. Forse voleva riconquistare un po’ di simpatie in seno al suo partito. Ovviamente la discussione è solo rimandata al prossimo Consiglio.
Poteva essere chiusa prima ma il silenzio dei 5stelle e l’atteggiamento incomprensibile di Lacorazza hanno solo rimandato la questione”.
Rosa ricorda inoltre che “la sede di Potenza fornisce il 55 per cento del fabbisogno dell’ospedale San Carlo.
La convenzione dell’Avis con la Regione Basilicata prevede che quest’ultima si faccia carico degli oneri economici derivati dalla locazione della sede associativa dell’Avis comunale del capoluogo. Impegno ribadito da Pittella il 16 febbraio scorso. Le difficoltà del Governo regionale a far quadrare i conti hanno pregiudicato l’adempimento degli obblighi assunti.
La nostra mozione – conclude Rosa – non è altro che un impegno per la Giunta di adempiere prima che la situazione degeneri nello sfratto dell’associazione. Nulla. Dobbiamo amaramente constatare che rispettare la parola data non è prerogativa di questo Governo e di questa maggioranza”.