Alla stazione di Metaponto un disabile non può prendere Frecciarossa perchè non vi è una pedana che consente di salire con la carrozzella sul treno.
A denunciarlo è Stefano Mele nel suo blog, facendo riferimento a quanto accaduto ad un suo amico di Bernalda, Roberto Scasciamacchia (con lui nella foto di copertina) affetto, come Stefano, di distrofia di Ducchene, una malattia neurodegenerativa grave.
“E’ partito, per andare a Roma presso il Policlinico universitario Gemelli, per fare dei controlli che solo li si possono fare, perché – scrive Stefano – è una malattia rara e qui in Basilicata è ancora più rara.
Non è potuto partire dalla stazione di Metaponto. E’ dovuto partire dalla stazione di Taranto per colpa delle barriere archittettoniche, ma secondo me – afferma Stefano – anche per barriere mentali e culturali.
Per la legge 13\89 in tutti i luoghi va garantita l’accessibilità delle persone con disabilità. periamo che le barriere vengano eliminate.
Un pensiero e un abbraccio va a Roberto e alla sua famiglia”.
“Non mollare. Non ci ferma una Frecciarossa. Per questo vogliamo Italo”, conclude Stefano rivolgendosi all’amico.
Da quanto è dato sapere, Trenitalia si è impegnata ad accompagnare a Taranto il giovane disabile, in attesa che la stazione di Metaponto venga dotato di un elevatore per consentire di salire sul treno con la carrozzella.