Controllo straordinario del territorio della Compagnia di Pisticci nell’ambito della campagna sulla gestione dei rifiuti promossa dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. I militari delle Stazioni della fascia costiera del Metapontino, Pisticci, Marconia, Bernalda e Metaponto, hanno setacciato il territorio rinvenendo diverse aree, alcune delle quali lungo le arterie stradali di riferimento, quali la S.S. 106 “Jonica”, dove i soliti ignoti, in barba alle leggi contro l’inquinamento del suolo e degli sforzi dei Comuni per creare le isole ecologiche dove far confluire i rifiuti speciali voluminosi, hanno abbandonato di tutto, dai copertoni alle lavatrici, dai materiali di risulta al mobilio dismesso.
I militari di Bernalda hanno scoperto, in contrada “Cupa” due grossi cumuli di immondizia, dell’estensione di circa 20 m2, dove sono stati abbandonati materiali plastici e di risulta; la Stazione di Metaponto, sotto il cavalcavia della S.S. 106 Jonica, al km. 452+600, hanno rinvenuto una vera e propria discarica in cui, i soliti ignoti hanno conferito materiali plastici, sanitari in ceramica, materassi, elettrodomestici e pneumatici in disuso; analoga scoperta è stata fatta, sempre dagli stessi militari lungo la SP 175, ove i militari hanno constatato, oltre alla presenza dei soliti materiali di risulta e carcasse di elettrodomestici, anche sacchetti di R.S.U.; La Stazione di Marconia, lungo la S.P. Pisticci Mare, percorsa dai tanti turisti che d’estate affollano le spiagge di San Basilio e dintorni, hanno rinvenuto, lastre in fibra di cemento, residui di potatura, materiali plastici e, anche qui, sacchetti di R.S.U., sicuramente conferiti da cittadini che non hanno voglia di attenersi alla raccolta differenziata.
Il sito che ha destato maggiore meraviglia, da parte dei Carabinieri è stato però quello di Pisticci, a pochi metri da quello che dovrebbe essere il rione di riferimento della città, vale a dire il “rione dirupo”. Nella vicina pineta, infatti, i militari hanno localizzato un’area di circa un migliaio di metri quadrati, dove, in mezzo agli alberi, è stato abbandonato di tutto, carcasse di elettrodomestici, materiali di risulta, vetro, legname, sacchetti di R.S.U., residui di vegetazione provenienti da potature di giardini. Le aree, in ossequio al decreto Ronchi, sono state segnalate ai rispettivi sindaci per l’emissione delle ordinanze di sgombero e il ripristino dello stato dei luoghi per riportarli alla loro naturale bellezza.