“Una Regione capace, in ogni campo, di diventare protagonista di un Mezzogiorno finalmente competitivo; che dice basta alle politiche clientelari e assistenziali e si fa promotrice di investimenti mirati a dare alle comunità e alle imprese l’opportunità di innescare uno sviluppo produttivo e buona occupazione; che opera per creare una rete di collegamenti veloci, scuri, capillari ed ecostenibili; che punta a valorizzare tutte le risorse paesaggistiche, artistiche e naturalistiche. E’ questo il progetto politico de “La nostra Basilicata” presentato dal consigliere regionale Nicola Benedetto.
Un’idea civica – ha precisato – che partendo dalla mia esperienza che mi ha visto candidato alle politiche del 4 marzo per il centrodestra metto a disposizione, a partire dai miei alleati, per costruire insieme a chi lo vorrà e naturalmente la condivide la “nostra Basilicata” allargando la visione di cambiamento e di alternativa all’attuale maggioranza di governo.
Nel sottolineare che “il lucano oggi è molto confuso specie perché c’è un vuoto di idee” Benedetto ha spiegato di aver raccolto, in maniera sintetica, in un opuscolo, alcuni temi di programma innanzitutto per colmare il vuoto esistente in una fase di confronto politico asfittico.
Al centro c’è il lavoro che è la prima emergenza da affrontare. Le imprese lucane – ha affermato – vivono da tempo una grave crisi strutturale conseguenza di una paralisi di programmazione industriale. Solo nel comparto edile negli ultimi dieci anni sono stati persi ben 5mila posti di lavoro.
Le idee programmatiche di Benedetto che puntano su due grandi qualità della Regione – basso indice di criminalità e rilevante presenza di risorse naturali – riguardano:
riduzione dei costi per l’approvvigionamento energetico;
un reale snellimento del carico burocratico che grava sulle imprese e sulle persone;
finanziamenti straordinari alle politiche di formazione per il lavoro alle aziende che hanno piani concreti per l’avviamento e l’inserimento di giovani nelle loro attività.
Tra gli altri capitoli dell’opuscolo ampio spazio è stato dedicato alla tutela dell’ambiente e alla sanità.
A novembre prossimo – ha detto il consigliere – la Regione è chiamata a ridiscutere con l’Eni gli accordi del 1998 sul petrolio, una scadenza fondamentale per il futuro delle nuove generazioni e delle nostre comunità. Ho sempre ritenuto – ha aggiunto – che petrolio ed ambiente possono coesistere perché esistono mezzi, strumenti tecnologici per consentirlo, salvaguardando prima di tutto ambiente, salute e attività del territorio.
“La nostra Basilicata” è per un petrolio che arricchisce e non inquina, un obiettivo da raggiungere attraverso una gestione oculata impostata sul medio periodo e non sul breve. Bisogna avviare – ha aggiunto – una politica di rispetto dell’ambente che non mortifichi però l’attività imprenditoriale perchè lavoro e salute devono andare di pari passo.
Quanto al sistema sanitario nello specifico tre idee per costruire le condizioni di una “buona sanità”:
organizzazione di un presidi ambulatoriale a domicilio h24 attraverso l’impiego di ambulanze appostamene attrezzate;
aumento del numero di residenze per gli anziani per garantire assistenza a chi non ha possibilità di essere assistito in strutture private;
creazione degli ospedali di comunità con l’utilizzo dei presidi ospedalieri con turnazione dei medici di base locali e guardia medica con adeguate figure paramediche.
Tra le indicazioni di una “politica economica dalla parte dei cittadini”, inoltre, l’impiego intelligente e strategico dei fondi comunitari, statali e regionali in modo da ridare dignità sociale ai tanti a cui la crisi economico-finanziaria e sociale ha tolto tutto. Le ricchezze della regione – ha affermato – vanno distribuite sull’intero territorio con più equità ed equilibrio ed utilizzate per realizzare opere che portino a una reale crescita economica.
Benedetto ha spiegato di aver scelto di proseguire l’impegno innanzitutto per rispondere alle continue domande della gente su cosa fare per invertire l’attuale tendenza di difficoltà delle famiglie, dei giovani, degli anziani partendo dalla risposta ad una domanda che più volte mi sono sentito rivolgere: perché una regione dai piccoli numeri e dalle grande risorse non è in grado di garantire sviluppo, crescita e benessere a tutti ?.
Ho raccolto nell’opuscolo – ha concluso – alcune idee programmatiche invitando tutti i cittadini, ai quali rinnovo l’invito a partecipare al programma, a costruire insieme la nostra Basilicata.