E’ stato presentato questa mattina S.C.A.C.CO, una proposta di legge che istituisce il Servizio di Cittadinanza Attiva per la Cultura e la Coesione sociale.
“Questa proposta di legge ha valore concreto ma anche simbolico per il difficile rapporto tra istituzioni e giovani. Ho preso le migliore esperienze presenti in altre regioni – spiega Piero Lacorazza – e le ho adattate a noi con l’idea di fondo di offrire ai giovani spazi per una militanza sociale e civile e corrispondere una ‘Card’ per la cultura e la formazione, per il tempo libero e per gli Erasmus”.
“Migliorare il livello dei servizi di promozione della cultura e della coesione sociale, anche alla luce della necessità di rafforzare l’eredità derivante dalla designazione di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019; tendere al superamento delle diseguaglianze economiche e sociali e alla promozione della cittadinanza attiva umanitaria, intesa come effettiva partecipazione dei cittadini all’organizzazione solidale della comunità; promuovere la partecipazione e l’attivo interesse al bene civico, culturale e morale della comunità, favorendo la collaborazione dei cittadini e delle formazioni sociali, secondo la loro specificità, alla amministrazione paritetica della cosa pubblica, per la valorizzazione della persona e dello sviluppo solidale della comunità”.
Sono queste le finalità da raggiungere attraverso S.C.A.C.CO, la proposta di legge del consigliere regionale del Partito Democratico Piero Lacorazza volta a creare una sorta di “Servizio civile regionale”.
“Mentre in Italia e in Basilicata si celebra la Giornata della memoria e dell’impegno organizzata dall’associazione Libera, simbolo dei valori della giustizia e dell’impegno civile, ho voluto presentare questa proposta di legge – continua Lacorazza – frutto anche della rielaborazione di norme presenti in altre Regioni, per favorire la nascita di una comunità di cittadini desiderosi di essere parte attiva di iniziative per la cultura e per la coesione sociale. Una sorta di ‘Servizio civile regionale’, aperto alla partecipazione dei giovani, che possono destinare alcune ore del loro impegno in attività sociali e ricevere in cambio servizi e utilità per la cultura”.
Servizi alla persona, educazione alla salute, educazione e promozione culturale, educazione ambientale, protezione civile, educazione al rispetto della legalità, solo per citarne alcuni. Sono questi alcuni dei settori all’interno dei quali si dovrebbe svolgere questo servizio. Destinatari sono i giovani di età compresa tra i tredici ed i ventinove anni e persone con disabilità fra i 18 e i 35 anni. Questi potranno, in base alle specifiche esigenze di studio e di lavoro, regolare l’intensità del proprio impegno (da 60 a 120 ore per gli studenti iscritti a scuole medie superiori e università; da 90 a 180 ore per soggetti lavoratori; da 120 a 240 ore per i cosiddetti Neet, cioè i giovani che non studiano e non lavorano) ricevendo in cambio una card da utilizzare per ottenere facilitazioni per la fruizione di servizi di iniziative culturali e di apprendimento.
“Con questa proposta di legge – conclude Lacorazza – puntiamo soprattutto a consolidare una crescente attenzione delle istituzioni e dei cittadini sui temi della cultura, alla luce anche dell’approssimarsi del 2019, anno di designazione di Matera a Capitale Europea della Cultura, nonché della coesione sociale, considerata come chiave necessaria per la coesistenza tra persone, popoli e culture”.