Diceva Maxwell: “Chi pensa di guidare gli altri e non ha nessuno che lo segue sta solo facendo una passeggiata”. È forse questa una delle citazioni che meglio di tante altre spiega il ruolo di un leader, di un capitano. E Gennaro Esposito è uno che in campo, e nella vita, ha sempre corso. La leadership è un qualcosa che, soprattutto nel calcio, bisogna guadagnarsela ma che però diventa riconosciuta quando ti viene consegnata dagli altri. E nello spogliatoio del Potenza, mai nessuno ha messo in discussione quella fascia che rappresenta un’importante responsabilità ma anche un grande onore. E di questo ne è pienamente consapevole Gennaro Esposito, il capitano, al quale abbiamo fatto alcune domande.
Una tua analisi su questa prima parte di campionato…
Un bilancio decisamente positivo anche se, guardando la classifica, dobbiamo ammettere che c’è chi, in questo momento, sta facendo meglio di noi. Sta a noi, adesso, rimanere uniti, uniti più che mai. Dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo e dimostrare che siamo un grande gruppo e una grande squadra. Dobbiamo riprenderci quello che abbiamo lasciato dietro remando tutti dalla stessa parte. Adesso dobbiamo stare tutti tranquilli e sereni, senza fasciarci la testa e dimostrare, nel girone di ritorno, tutta la nostra forza.
Quale è stata secondo te la vittoria più importante di queste prime 16 partite?
Penso che sia stata quella in casa contro il Cerignola. Davanti uno stadio strapieno abbiamo dimostrato tutta la nostra forza e la nostra qualità. Qualcuno, prima della gara, era scettico su un nostro risultato positivo. Invece abbiamo dimostrato sul campo di essere superiori e che possiamo vestire un ruolo da veri protagonisti in un girone ostico come il nostro.
La Gol Parade di Potenza-Cerignola
Quale è stato il gol più importante?
Non ne faccio tanti. Ma in questa prima parte di campionato è stato sicuramente quello di Fratta quando sul 2 a 2 ho calciato quella punizione laterale che è finita sotto l’incrocio. Volevo metterla in mezzo, ad essere sinceri, ma l’importante è avere portato a casa tre punti pesantissimi.
La Gol Parade di Frattese-Potenza
Un commento sul mister..
È una persona ambiziosa che vuole soprattutto provare a riprendersi quello che ha lasciato lo scorso anno. Il suo punto di forza è soprattutto la gestione del gruppo che secondo me è una delle cose più difficili da fare. Gestire 25 giocatori, tutti nuovi, non è affatto un’impresa semplice. In questo momento sta dando a tutti dimostrazione di grande forza. I meriti vanno a lui e al gruppo che lo segue tutti i giorni per una giusta causa: quella di dare il massimo ogni domenica.
Un commento e un giudizio sul presidente..
Lo conosco da oltre dieci anni, da quando arrivai a Siena e tutte le sere andavamo a cena da lui insieme a Ciccio Colonnese. Oggi la parola con quale potrei definirlo è “amico”. Per me il presidente è un amico che ti sta vicino nei momenti del bisogno. Ma è anche una persona che stimo tantissimo e che ha saputo trasmettere la sua ambizione ad una città intera.
Cosa rappresenta per te la curva?
Un motivo di grande forza. Lo sapevo e lo pensavo già lo scorso anno. Potenza è una piazza che ho sempre ammirato per la fama e per la fame di calcio che hanno i tifosi. Finora, nel bene e nel male, ci sono stati sempre vicini e non è assolutamente banale e riduttivo dire che loro sono per noi il dodicesimo uomo in campo.