Nel tour che il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, sta facendo in Italia tappa ieri a Matera.
E’ stata l’occasione, incontrando i giornalisti, per affrontare tutta una serie di questioni: dal caso Bankitalia, alla situazione interna al Pd; al problema dello spopolamento della Basilicata e alla carenza delle infratrutture.
Sulla visita di Renzi nella città dei Sassi, il servizio di Michele Capolupo di Sassi Live.
Matteo Renzi per la quinta volta a Matera, da segretario nazionale del PD. Cercava di incontrare i cittadini e ha pensato di arrivare in via Ridola a bordo dell’ape trasformata in bibliomotocarro dal maestro ferrandinese Antonio La Cava.
Una scelta “culturale” nel “salotto” del centro cittadino della città designata capitale europea della cultura per il 2019 ma ad attenderlo solo un nutrito schieramento di forze dell’ordine, i rappresentanti politici cittadini, provinciali e regionali del PD e pochissimi cittadini pronti a fare domande sul futuro del nostro Paese.
Erano le 9,15 e sicuramente non era l’orario migliore ma in piazza c’erano solo pochi fans pronti a scattare l’immancabile selfie. L’ennesimo segnale di una politica che stenta a ritrovare un dialogo con i cittadini.
Prima della visita a Palazzo Lanfranchi e di concedere l’intervista ai giornalisti, Matteo Renzi ha chiesto di bere un cappuccino al bar Lanfranchi e ne ha approfittato per ammirare in compagnia di Salvo Nastasi, il coordinatore scelto dal governo nazionale per Matera 2019, gli antichi rioni Sassi. Quindi l’ingresso a Palazzo Lanfranchi, nel luogo in cui ha insegnato anche Giovanni Pascoli. Mattei Renzi, accolto da Silvia Padula, ha avuto la possibilità di ammirare Lucania 61, il capolavoro artistico di Carlo Levi e alcuni scatti fotografici della mostra di Mimmo Carbone. Tappa finale sul terrazzo di Palazzo Lanfranchi, dove Matteo Renzi ha concesso l’intevista ai giornalisti che riportiamo di seguito.
Sulla vicenda di Bankitalia?
“Quello che dovevo dire l’ho già detto. In questo viaggio d’ascolto, molto più importante delle polemiche quotidiane è il fatto di entrare in contatto con l’Italia vera, l’Italia reale, con le persone di tutti i giorni e farlo oggi a Matera è di una bellezza struggente. Sono arrivato a Matera in auto. Con il treno si arriva tra qualche anno perchè abbiamo finanziato i denari che servivano ed è una vergogna che per tanti anni non si sia fatto. Sono arrivato in macchina stanotte ma stamattina sono arrivato con il bibliomotocarro del maestro La Cava che gira tutta la Basilicata con la sua ape per portare i libri ai bambini e per far scrivere ai bambini i racconti ed è una cosa bellissima. E’ il segno del futuro di questa terra e del resto basta girarsi indietro per capire che ciò che un tempo era disperazione e povertà come abbiamo visto nelle foto e nei dipinti dell’epoca oggi è straordinaria occasione di sviluppo, dunque le chiacchiere della politica romana io le lascio da parte.
Faccio un viaggio dentro il Paese, Matera ieri Taranto, Ginosa, Lecce, Maglie. Abbiamo girato in questa prima settimana per 22 province ad ascoltare i cittadini, a prendere il cappuccino al bar, a discutere nel merito e qui a Matera siamo venuti perchè è uno dei luoghi più importanti per il futuro dell’Italia. Matera 2019 è senz’altro una grande scommessa per tutto il Paese”.
In Basilicata c’è una situazione di stallo per troppo tempo nel PD, è l’occasione di fare sintesi questa?
“Io capisco che la discussione giornalistica sia sempre su le questioni che riguardano la vita dei partiti, le polemiche nazionali, però vi garantisco che in questo viaggio anche un po’ faticoso perchè facciamo sette-otto tappe al giorno e quando siamo in treno parliamo dell’alternanza scuola lavoro o nelle Marche con i sindaci del cratere.
In questo lungo viaggio le questioni di cui mi parlano i cittadini non sono quelle interne al Pd o quelle che leggono sui giornali la mattina. Ti chiedono come si fa a creare posti di lavoro nelle nostre terre e noi sappiamo che Matera 2019, scommessa straordinaria, può avere un recupero e una valorizzazione di questa meravigliosa terra che già vede risultati molto positivi sul turismo, straordinaria, paragonabile a quella dell’Expo di Milano 2015, io spero di più.
Spero che sia capace poi la comunità locale e il Governo che sta lavorando bene con in capo il dottor Nastasi che ha il compito di seguire tutte queste tematiche, di poter attrarre aziende, di creare posti di lavoro. A me la gente chiede questo, posti di lavoro, investimenti sulla Sanità, aiuti per chi ha figli perchè chi ha un figlio ti fa portare immediatamente sotto la soglia di povertà se sei del ceto medio, se mi chiedono le questioni dei partiti faccio un po’ fatica”.
Presidente, la Basilicata si sta comunque spopolando, rimarrà sempre la terra del petrolio o è possibile indicare altre vie di sviluppo?
“Io penso che quello che rappresenta Matera 2019, la città di Matera, vada oltre e tocchi tutta la regione e tutto il Paese. La scommessa di Matera capitale europea della cultura non è la scommessa di uno straordinario luogo, borgo, città, è la scommessa per un modello di sviluppo che metta la cultura al centro, questo non vuol dire mettere in difficoltà l’industria tradizionale. La Basilicata senza Melfi, lo sa bene Pittella che ci ha lavorato tanto, non avrebbe quella crescita occupazionale che 10 anni fa sembrava impossibile perchè 10 anni fa la gente pensava che la Fiat è morta e l’industria automobilistica non ci sarà più. Andatelo a chiedere agli operai della FCA se quella è una scommessa vinta o no. Quindi l’industria tradizionale va difesa, tenuta, aiutata, gli imprenditori che mettono i soldi in azienda non quelli che li mettono in tasca, quelli che fanno gli investimenti per l’industria 4.0, quelli che assumono persone. L’industria tradizionale va aiutata ma abbiamo potenzialità nel settore dei servizi e della cultura che è meravigliosa e per questo io sono arrivato con l’ape del maestro di strada, perchè a mio giudizio il maestro La Cava non soltanto è un maestro che porta i libri ai bambini ma ricorda a ciascuno di noi che la vera scommessa oggi da combattere certamente contro la povertà economica ma anche contro la povertà educativa”.
In proposito Renzi ha chiesto all’onorevole Vico, presente all’appuntamento di Matera con il segretario del PD, di verificare se ci sarà in Parlamento la possibilità di modificare una legge che sta penalizzando in maniera particolare il signor Francesco e tanti altri cittadini italiani.
Matteo Renzi ha lasciato Palazzo Lanfranchi per raggiungere anche il borgo La Martella. Prima di visitare la chiesa di San Vincenzo de’ Paoli, dove è stato accolto da don Egidio Casarola, un panificatore ha offerto al segretario nazionale del PD un pezzo da un chilo del pane di Matera mentre l’artista materano Franco Di Pede ha donato a Matteo Renzi alcune pubblicazioni dedicate al borgo La Martella.
Il viaggio in treno di Matteo Renzi ripartirà già domani con altre tappe nel Sud-Ovest dell’Italia e poi toccherà il centro-nord. Un viaggio che si concluderà probabilmente prima delle festività natalizie.
Michele Capolupo – SassiLive