Presieduta dal Prefetto di Potenza, Giovanna Cagliostro, si è tenuta in Prefettura la Conferenza regionale permanente per l’esame delle problematiche relative alla sovrapopolazione di cinghiali nel territorio della regione Basilicata.
Alla riunione hanno partecipato l’Assessore Regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia, accompagnato da dirigenti regionali, il Presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, il Vice Prefetto di Matera, il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Potenza, i Sindaci dei Comuni di Castelluccio Inferiore, Moliterno, Pietragalla, San Fele, Tramutola, Stigliano e Tricarico nonché rappresentanti dei Parchi nazionali e regionali, dell’Istituto zooprofilattico, del Servizio veterinario dell’ASP, degli Ambiti territoriali di caccia e delle Organizzazioni di categorie agricole.
Il Prefetto Cagliostro ha sottolineato la necessità di una riunione generale sul tema della sovrapopolazione dei cinghiali in quanto detta questione, che ha assunto un rilievo nazionale, è da tempo oggetto di segnalazioni da parte di Sindaci, operatori agricoli, organizzazioni varie, automobilisti e semplici cittadini che denunciano la presenza di detti animali anche nei centri abitati e i danni che essi provocano.
L’Assessore Regionale Braia ha illustrato tutte le iniziative (aumento degli indennizzi, abbattimenti durante tutto l’anno da parte di selecontrollori, aumento dei capi abbattuti) che da alcuni anni il suo Assessorato ha avviato per limitare i danni derivanti sia dagli inserimenti nel territorio della Basilicata di specie di cinghiali non autoctone, con grande capacità di proliferazione, sia da una legislazione nazionale (legge 157/1992) molto restrittiva e che la Regione Basilicata, anche d’intesa con le altre Regioni, sta cercando fortemente di far modificare dal Governo.
L’Assessore ha altresì informato che l’Osservatorio regionale degli habitat naturali rileva una popolazione di cinghiali di 123 mila esemplari, che è di sei volte superiore rispetto a quella ( di 23 mila) sostenibile dal territorio regionale.
Il Presidente della Provincia di Potenza, Valluzzi, ha riferito delle iniziative del suo Ente ed ha sostenuto che, nell’attuale situazione di emergenza, l’unica soluzione possibile in tempi rapidi è quella di richiedere al Governo l’emanazione di un decreto legge che modifichi, ampliandolo, il calendario venatorio per la caccia al cinghiale; la Provincia potrebbe, altresì, mettere a disposizione l’intero organico della Polizia provinciale per le finalità di controllo, valutando di liberare una parte degli agenti da altri compiti di istituto.
Tutti i Sindaci intervenuti hanno rapppresentato il pericolo per l’incolumità dei cittadini determinato dalla presenza di cinghiali di grosse dimensioni nei centri abitati e ciò ha convinto gli Amministratori locali ad emettere ordinanze contingibili e urgenti, con la necessità di puntualizzare alcuni aspetti che saranno oggetto di uno schema-tipo di ordinanza per tutti i Sindaci.
Tutti gli altri rappresentanti di Enti ed Associazioni intervenuti hanno portato, ognuno per la specifica competenza, il contributo all’esame del problema e, in particolare, per aspetti sanitari e di smaltimento delle carcasse di cinghiali.
Dal tavolo è inoltre emersa la necessità di avviare, a cura del Prefetto, un’interlocuzione con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
La Conferenza si è conclusa dando mandato ad un ristretto tavolo tecnico di lavoro che si riunirà domani in Prefettura per concordare la migliore formulazione di richiesta al Governo di modifica della legge 157/1992 attraverso un provvedimento d’urgenza..