Sulla crisi al Comune di Matera, una nota di Michele Capolupo di Sassilive.
Il segretario cittadino del PD Cosimo Muscaridola, il consigliere comunale del PD ed ex sindaco Salvatore Adduce e il segretario cittadino di API (Alleanza per l’Italia) hanno incontrato i giornalisti all’hotel San Domenico per fare il punto sulla crisi al Comune di Matera dopo l’incontro con il sindaco De Ruggieri e tre direzioni convocate dal PD per trovare la soluzione che possa rilanciare la macchina amministrativa nel palazzo di via Aldo Moro.
Cosimo Muscaridola ha ribadito il fallimento del governo De Ruggieri: “Ha vinto una coalizione senz’anima e senza cuore, dove ci sono persone unite solo dal collante degli interessi. Un governo non funziona se non c’è un progetto politico di lungo respiro e quindi prima o poi doveva implodere. E’ accaduto nei giorni scorsi quando il sindaco De Ruggieri ha certificato la fine della coalizione che ha vinto le elezioni. Il governo De Ruggieri è stato un disastro. La dimostrazione – ha aggiunto Muscaridola – è arrivata anche con l’ultimo Cda della Fondazione Matera 2019 quando c’erano solo tre funzionari in rappresentanza degli enti locali. Anche la Fondazione è alla deriva ed è chiaro che serve un commissario come è accaduto nel 2015 con Sala per l’Expo di Milano. E’ necessario – ha affermato Muscaridola – mettere in campo nuovamente il progetto di Matera 2019, rispolverare il dossier e accelerare il processo di attuazione. Per quanto riguarda il Comune di Matera lo scempio è sotto gli occhi di tutti. La raccolta dei rifiuti non va bene, i lavori pubblici non cominciano, prima la città era invasa dai turisti, ora non si fa un’attività culturale e la sera Matera è deserta. Eppure al Comune c’è uno staff mastodontico che costa il triplo di quello che costava con Adduce. Siamo di fronte a quella che abbiamo già definito l’Armata Brancaleone. Tutto questo – ha denunciato Muscaridola – accade mentre l’Italia, il Mezzogiorno, l’Europa ci guarda. Matera 2019 è una ghiotta occasione e dobbiamo recuperare velocemente il tempo perduto.
Il governo De Ruggieri da un anno fa registrare dimissioni di assessori, il sindaco ha detto sei mesi fa che azzerava la giunta e questo non è accaduto. Poi ha certificato la crisi del progetto politico e ha chiamato il PD per capire se ci sono le condizioni per arrivare al 2020 o se dobbiamo chiamare il commissario.
Se De Ruggieri si fosse dimesso entro il 23 febbraio scorso si poteva andare alle elezioni a maggio. Ora dobbiamo capire in che direzione andare, se possiamo evitare o meno la iattura del commissariamento. Anche il Vescovo di Matera in una lettera aperta ha chiesto di scongiurare l’arrivo del commissario e di trovare un’intesa tra tutte le forze politiche. Noi come PD – ha affermato Muscaridola – abbiamo convocato tre direzioni per decidere se dire no al grido di allarme lanciato dal sindaco De Ruggieri o dare un nuovo governo alla città di Matera. Stiamo verificando se ci sono le condizioni per farlo. Sicuramente per accettare abbiamo chiesto al sindaco l’azzeramento della giunta e discontinuità con il vecchio governo dal punto di vista politico e amministrativo, il taglio netto quindi con il passato e una ripartenza come se si fosse votato ieri, quindi non azzerare e poi riportare le stesse persone.
E’ chiaro che i tempi sono ristretti anche perchè l’8 aprile c’è un consiglio comunale che deve approvare il bilancio e quindi dobbiamo sciogliere il nodo nei prossimi dieci giorni. Devo dire anche che il PD ha aperto un dialogo con i consiglieri dissidenti, che sono costole del PD che si sono smarrite nella foresta alle ultime elezioni e che ora si stanno ravvedendo.
In proposito devo precisare – ha aggiunto Muscaridola – che il sindaco ha posto come condizione a noi del PD e dell’API di non discutere con i dissidenti. Ma è chiaro che noi non possiamo evitare questo confronto. All’incontro con il sindaco erano presenti con noi del PD e dell’API anche tre rappresentanti dei principali partiti che sostengono De Ruggieri: il PSI con Loguercio, Forza Italia con Casino e Fratelli d’Italia con Di Lorenzo. Pensiamo ad un accordo se sarà possibile solo nell’esclusivo interesse della città. Non ci interessano inciuci, ribaltoni o poltrone.
Pittella ha lasciato ampia autonomia in questo senso ai partiti e alle forze civiche per decidere le sorti della nostra città. Per quanto ci riguarda prima vengono i programmi e poi gli uomini. Quindi se sarà necessaria la presenza di una giunta politica probabilmente saremo anche coinvolti, perchè purtroppo le giunte tecniche hanno un difetto: se vanno bene è merito dei tecnici, se vanno male è colpa della politica. Valuteremo quindi se partecipare o meno al governo cittadino”.
Il consigliere comunale Salvatore Adduce ha puntato il dito sulle responsabilità del sindaco De Ruggieri, unico colpevole di questa crisi non ancora risolta: “La prima responsabilità è sua. Sulla Tari e sulle altre tasse c’è una totale perdita di controllo e sula Fondazione posso dire che sarà il primo elemento sul quale discutere quando andremo a definire un eventuale nuovo governo cittadino”.
Alessandra Dell’Acqua, segretario cittadino API: “API ha riportato ai suoi iscritti l’esito dell’incontro con il sindaco De Ruggieri. Verificheremo se ci sono le condizioni per un governo municipale di scopo, con lo scopo che sarà quello di arrivare pronti a Matera 2019. Un eventuale commissariamento determinerebbe una distanza tra politica e vita amministrativa e quindi cercheremo di scongiurare tutto questo. Condividiamo con il PD la necessità di azzerare la giunta perchè Matera 2019 è l’evento che può dare propulsione allo sviluppo economico sostenibile e duraturo del nostro territorio. I tempi sono ristretti in vista del bilancio ma siamo disponibili a dare il nostro contributo”.