E’ massima l’attenzione della Regione Basilicata sul problema dell’inquinamento. L’ente si sta apprestando a varare un piano di finanziamenti sulla depurazione con importanti risorse: la programmazione regionale è di circa 76 milioni di euro, con una priorità sugli agglomerati con procedure d’infrazione per 36 milioni di euro e un ulteriore investimento di 40 milioni di euro per la depurazione.
In questo piano d’investimenti rientrano anche i circa 10milioni di euro, rinvenienti da delibera Cipe, messi a budget per i tre depuratori di Matera e che contribuiranno a risolvere l’annosa vicenda dell’inquinamento del torrente Jesce.
E’ quanto ha affermato, oggi a Matera, l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata Francesco Pietrantuono, nel corso dell’incontro da lui voluto per analizzare le probabili cause di inquinamento del torrente Jesce e le eventuali azioni da mettere in campo. Alla riunione nella sede dell’Ente Parco della Murgia materana, hanno partecipato: l’assessore alle Infrastrutture, Lavori Pubblici, Risorse idriche e tutela acque della Regione Puglia Giovanni Giannini, il consigliere regionale lucano, Roberto Cifarelli, i rappresentanti di Acquedotto Pugliese e Acquedotto Lucano, del Consorzio di Bonifica pugliese, dell’Arpab, del Comune e della Provincia di Matera e il presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana, Pierfrancesco Pellecchia.
“La questione dell’inquinamento Jesce è nota da anni – ha affermato l’assessore all’Ambiente e Territorio della Regione Basilicata Francesco Pietrantuono – ma siamo prossimi alla risoluzione. La Regione Puglia dovrebbe partire a breve con l’affidamento dei lavori nel Comune di Altamura. La Regione Basilicata è impegnata a sua volta nella validazione dei progetti: fra un mese riusciremo a mettere a gara gli interventi sui tre depuratori di Matera. Considerando i tempi tecnici delle procedure, prevediamo per la fine del 2018 la conclusione dei lavori. Nel 2019 Matera dovrebbe poter contare su un torrente Jesce finalmente non inquinato. I dati attualmente in nostro possesso ci fanno essere cautamente ottimisti. Ovviamente rimane la necessità di imprimere il massimo della velocità agli interventi previsti. Le relazioni con la Puglia sono buone – ha proseguito Pietrantuono – c’è la volontà rafforzare i progetti con la città di Matera e abbiamo un proficuo collegamento con le Forze dell’Ordine. Con l’incontro di oggi, abbiamo fatto il punto sulle vicende legate ai depuratori, c’è la disponibilità a effettuare interventi che la Regione Basilicata può finanziare con progetti aggiuntivi e, se necessario, con un lavoro di controllo sul territorio”.
Controlli che l’assessore della Regione Puglia Giannini, al termine dell’incontro a Matera, ha dichiarato saranno effettuati anche in territorio pugliese: “Con il supporto dei Carabinieri effettueremo un’indagine capillare nell’area interessata. Appena in possesso di questi dati, terremo un nuovo incontro”.
Dalle analisi effettuate in questi anni dalla sede di Matera dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata (ARPAB), fino all’ultimo controllo chimico e batteriologico del giorno 8 febbraio 2017 sull’acqua dello Jesce all’ingresso in territorio lucano, risulta un inquinamento di tipo organico con presenza di batteri escherichia coli e assenza di ossigeno nell’acqua.
Tuttavia il saggio di tossicità è basso, pari al 5%. Dati che ricondurrebbero la fonte dell’inquinamento a reflui urbani e non a scarichi tossici.
Un dato che dovrebbe notevolmente migliorare entro il prossimo 30 marzo. Entro fine mese è prevista infatti la conclusione dei lavori relativi all’adeguamento del depuratore in agro di Altamura come annunciato dai tecnici della Regione Puglia e dell’Acquedotto pugliese.