Si è concluso in Regione il tavolo tecnico per fare il punto sulla situazione delle macchie marroni comparse nell’invaso del Pertusillo (Pz).
Presenti il presidente della Regione Basilicata, Pittella, l’assessore all’ambiente, Pietrantuono, il direttore generale dell’Arpab, Iannicelli, e diversi tecnici.
Il direttore dell’Arpab ha illustrato i dati delle analisi delle acque dichiarando che si tratterebbe di alghe che il freddo di questi giorni avrebbe fatto emergere in superficie.
Il problema resta comunque collegato al fatto che la tipologia di alghe comparse si “alimenta” attraverso gli scarichi rilasciati dalle aziende agricole (la presenza di sostanze come azoto o fosforo è determinata da fattori legati all’attività antropica – da quella agricola a quella di depurazione – e non quindi ad attività estrattive).
Regione Basilicata e Arpab hanno dichiarato che avvieranno un piano straordinario per il controllo dell’invaso con il coordinamento e la supervisione dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), anche se la situazione non sembra essere allarmante. Saranno poste in essere una serie di attività, fra cui il campionamento della qualità dell’acqua ed il riconoscimento della specie delle alghe, ma saranno anche anticipati i tempi per le analisi sulla potabilizzazione, così come per il censimento di tutti gli scarichi, a partire da quelli delle aziende agricole.
La certezza è che attualmente non è stata riscontrata la presenza di idrocarburi e che l’acqua è potabile.
“Dalle analisi possiamo escludere la presenza di idrocarburi, nonostante l’episodio dello sversamento da una delle cisterne – ha dichiarato il presidente Pittella – nel frattempo l’Arpab con Ispra sta continuando le indagini per comprendere fino in fondo le cause dei cambiamenti cromatici, che si verificano in generale su tutti i grandi invasi del mondo e non solo della Basilicata. E’ stata riscontrata, invece, la presenza di un’alga, di cui cercheremo la nature e l’origine, che potrebbe essere addebitata agli sversamenti impropri che provengono dall’agricoltura. Sono state fatte tra l’altro ulteriori indagini che ci dicono che l’acqua è assolutamente potabile. Una volta ottenuti tutti i risultati saremo in grado di agire. Lo faremo in fretta, perché esiste un problema di credibilità nel rapporto tra noi e i cittadini. Non faremo sconti a nessuno ed andremo avanti”.
Intanto si terrà lunedì 27 febbraio l’incidente probatorio irripetibile da parte del NOE sui pozzetti nei quali è stata riscontrata la presenza di idrocarburi.
Le dichiarazioni del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella
Le dichiarazioni del direttore generale dell’Arpab, Edmondo Iannicelli