I lavori di realizzazione degli ultimi 12 chilometri della strada statale 655 “Bradanica” proseguiranno regolarmente per finire nei prossimi mesi dell’anno: lo hanno confermato i dirigenti dell’Anas, nell’incontro che hanno avuto con l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Nicola Benedetto. Hanno partecipato, in rappresentanza dell’Anas, l’ing. Vincenzo Masi, responsabile progettazione sud, e l’ing. Nicola Prisco del compartimento sud dell’azienda.
Nel corso dell’incontro, l’impresa Aleandri ha comunicato che i nove licenziamenti annunciati riguardano altrettante figure professionali che non pregiudicano il completamento dei lavori.
“Dopo l’apertura al traffico nel mese di ottobre 2016 del lotto “Capo Posto”, di 3,1 chilometri, lungo la “Bradanica”, che agevola notevolmente sia i collegamenti interregionali con la Puglia sia quelli per Matera – precisa l’assessore Benedetto – resta da completare l’ultimo lotto di La Martella per collegare agevolmente Matera, ma i tempi si fanno serrati. Abbiamo ribadito ad Anas ed impresa appaltatrice – ha detto Benedetto – la volontà della Regione di garantire entro l’anno l’ultimazione di questa fase del progetto che costerà oltre 37 milioni di euro, con l’impegno a monitorare costantemente l’attuazione lo stato dei lavori e garantendo il mantenimento dei livelli occupazionale come richiesto dai sindacati dei lavoratori edili.
La strada – evidenzia l’assessore – costituisce un importante asse viario di importanza interregionale e ha le caratteristiche di strada a scorrimento veloce (assenza di intersezioni a raso e attraversamenti urbani); tra l’innesto con la strada statale 16 Adriatica (tangenziale ovest di Foggia) e l’uscita Candela (connessione con l’Autostrada A16) assume le caratteristiche di superstrada (carreggiate separate e due corsie per ogni senso di marcia). E’ un’arteria importante che avvicina Matera Capitale della Cultura 2019 a Foggia e Roma ed anche per questo ho nuovamente sollecitato un impegno straordinario dell’Anas a completare l’ultimo tratto per chiudere una storia che dura da 40 anni anche a causa di pastoie burocratiche che hanno rallentato in modo esasperante il completamento dell’ opera viaria strategica per i collegamenti sulla dorsale adriatica e per il resto del Paese e lo sviluppo di una vasta area regionale”.