Il comunicato di questa mattina a firma del Procuratore capo della Procura della Repubblica di Potenza, dott. Luigi Gay, riguarda alcuni “articoli di stampa succedutisi negli ultimi giorni su alcuni giornali quotidiani nazionali” rei, a detta di Gay, di “aver offerto una ricostruzione dell’inchiesta legata al Centro Cova di Viggiano di proprietà dell’ENI, non solo diversa dalla realtà dei fatti, ma contraddetta dagli accertamenti di indagine e alle risultanze processuali“.
Il riferimento è al filone-stralcio trasmesso per competenza a Roma.
Si precisa infatti che “il procedimento penale riguardante la società ENI, seguito dalla DDA di Potenza e dalla Procura Nazionale, non è stato oggetto di alcuna richiesta di archiviazione né si sarebbe mai avviato verso un simil esito processuale.
Il predetto procedimento penale – continua Gay – ha comportato, durante il suo svolgersi, l’adozione di diverse misure cautelari personali a carico di alcuni manager e tecnici dell’ENI, nonché del sequestro preventivo dell’impianto estrattivo di Viggiano, misure che sono state confermate in toto sia dal Tribunale de Riesame che dalla Corte di Cassazione.“
Si afferma altresì nel comunicato stampa che, a differenza di quanto indicato dal alcuni giornali, il procedimento è stato definito nel luglio di quest’anno con il rinvio a giudizio di ben 52 imputati per aver commesso diversi illeciti ambientali, con prossima udienza fissata per il prossimo 31 gennaio.