Si sono ritrovati tutti a Grumento Nova i sindaci della Val d’Agri. Insieme per progettare un futuri per l’area che sia possibilmente meno incerto soprattutto sul piano economico. E lo hanno fatto pensando a possibili alternative allo stesso petrolio che, ad onor del vero – a sentire i primi cittadini – sviluppo non ne ha provocato tanto. Anzi.
Di qui l’esigenza di mettere su carta una diversa piattaforma programmatica e progettuale per il rilancio dell’area.
Quale la proposta emersa dall’incontro? Per i sindaci intervenuti all’incontro bisogna migliorare le infrastrutture, investire in nuove tecnologie e valorizzare le risorse agroalimentari e storico-culturali delle quali la Val d’Agri è ricca.
Puntare in altri termini ad un’economia alternativa e parallela, alla luce di quanto verificatosi lo scorso anno con il blocco dell’attività estrattiva in seguito all’inchiesta giudiziaria. I riflessi negativi che si sono avuti sull’economia della zona e per lo stesso bilancio regionale impongono – è stato detto nel corso dell’incontro – una programmazione che non sia petrolio dipendente. E’ possibile farlo rivedendo lo stesso accordo sul petrolio da rinegoziare con il governo e mettendo a sistema il progetto “Industria 4.0”.
Dai sindaci anche la sollecitazione alla regione di ripensare al programma operativo Val d’Agri che va rifinanziato e soprattutto rilanciato.
Su questo pieno assenso del sindacato presente all’incontro di Grumento Nova con i segretari regionali di Cgil Cisl Uil preoccupati per l’alto livello di disoccupazione che si registra in Val d’Agri.
“La politica – ha detto al Tgr Basilicata Carmine Vaccaro segretario regionale della Uil – si deve riappropriare del proprio ruolo nei confronti delle compagnie petrolifere affinché diano un contributo attraverso le proprie compartecipate allo sviluppo occupazionale dell’area”.
Un messaggio chiaro e forte che parte da Grumento Nova dove si è registrata piena intesa tra amministratori e sindacati per rilanciare l’economia dell’area. Le possibilità ci sono. Basti non guardare solo ed esclusivamente al petrolio.