Sono dieci le produzioni audiovisive promosse o sostenute dalla Basilicata, in corsa per il David di Donatello 2017.
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Cinque per la categoria “Film Italiani”
“Montedoro” opera prima del regista lucano Antonello Faretta; “Una diecimilalire” di Luciano Luminelli “Un paese quasi perfetto” di Massimo Gaudioso; “Ustica” di Renzo Martinelli; “Veloce come il vento” di Matteo Rovere.
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Uno per la categoria “Film Stranieri” l’hollywoodiano “Ben Hur” di Timur Bekmambetov
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Uno nella categoria “Documentari” “Il fischio di famiglia” di Michele Salfi Russo dedicato alle origini lucane della famiglia di Francis Ford Coppola.
Tre nella categoria “Cortometraggi” “Ali velate” di Nadia Kibout; “L’aurora che non vedrò” di Mimmo Mongelli; “Ballata per un ergastolano” videoclip girato dall’attore e regista lucano Cosimo Fusco.
“Mai prima d’ora un numero così alto progetti girati in Basilicata è stato così presente nella selezione del premio cinematografico più importante in Italia. Questo dato – si precisa in una nota – testimonia la reale attrattività della nostra regione per le grandi e piccole produzioni cinematografiche, e l’attivismo positivo ed in constante crescita del distretto dell’audiovisivo lucano”.
Intanto, quasi 3 milioni di telespettatori hanno visto “Noi e la Giulia”, il film di Edoardo Leo, girato in Basilicata tra Pomarico e Montescaglioso, andato in onda su Canale 5. La prova Tv per il film vincitore di due David di Donatello, di un Nastro d’Argento e di un Globo d’Oro (tutti relativi all’anno 2015) conferma la buona qualità del prodotto filmico, già ampiamente riconosciuta anche al box Office
“Sono tutte ottime premesse – conclude la nota – per il tempo nuovo che si apre, per la nuova agenda di impegni e azioni della Lucana Film Commission, e per la settima arte made in Basilicata, ormai definitivamente riconosciuta come terra di cinema”.