Si è svolta questa mattina al Tribunale di Potenza, aula Pagano, l’udienza preliminare del filone “Petrol gate“. Il GUP Rosa Verrastro ha proceduto con le formalità di rito e, esaurito l’appello nominale delle parti, ha verificata altresì la presenza di tutte le parti civili regolarmente costituite. E’ toccato all’avvocato Mario Brusa, difensore di fiducia dei dipendenti ENI (Nicola Allegro, Roberta Angelini, Vincenzo Lisandrelli, Luca Bagatti, Salvatore Gentile e Antonio Cirelli) a sollevare le prime eccezioni preliminari.
Le eccezioni sollevate riguardavano, in buona sostanza, l’inutilizzabilità di alcuni accertamenti tecnici irripetibili assunti senza contraddittorio in fase di indagini preliminari nonchè il mancato rispetto dei termini di durata delle stesse.
I PM Basentini e Triassi sul punto hanno avvalorato la legittimità dell’operato svolto. Il GUP si è riservato, rinviando al prossimo 31 gennaio per sciogliere la riserva assunta in data odierna e per il proseguo delle attività.
Sulla richiesta di archiviazione per Gemelli e per altri imputati coinvolti nel filone siciliano del procedimento, dovrà decidere la Procura capitolina per questioni di competenza. A riguardo il Pm, titolare dell’inchiesta, ha chiesto, per quanto di sua competenza, l’archiviazione.
Richiesta motivata dal fatto che dall’inchiesta non emergerebbe nessun elemento che possa avvalorare che Gemelli abbia mai chiesto compensi per avere rapporti con componenti del governo, fatto salvo l’aver millantato la possibilità di trarre vantaggi dall’essere compagno dell’ex ministro Federica Guidi.
Il Pubblico Ministero della Procura di Roma ritiene inoltre che non ci siano elementi che possano avvalorare la tesi accusatoria secondo la quale l’ex sindaco di Corleto Perticara, Rosaria Vicino abbia preteso o anche richiesto contropartite per favorire un possibile ingresso delle imprese di Gemelli nell’attività della Total.
Vicino, ricordiamo, è comunque imputata per altri reati per i quali si deve esprimere il tribunale di Potenza.