Infrastrutture, Piano per il Sud e rilancio del Mezzogiorno, migranti e riforma costituzionale. Se ne é parlato questa mattina, venerdì 30 settembre, a Matera nel corso di una tavola rotonda all’interno del convegno organizzato da Legacoop Basilicata “Partiamo al Sud” a cui hanno partecipato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il vice presidente della Regione Puglia Antonio Nunziante e il presidente di Legacoop Basilicata, Paolo Laguardia. Intervenuto in collegamento telefonico il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano a Roma per impegni istituzionali inderogabili.
Stimolati dalla giornalista Margherita Sarli, moderatrice dei lavori i rappresentanti delle Regioni hanno offerto uno spaccato della vita reale del Paese, convenendo all’unisono sulla grande opportunità che riveste per le sorti dell’Italia intera, il rilancio del Mezzogiorno.
“Dialogare con il governo – ha esordito Pittella – vuol dire concorrere e mettere in campo in modo inedito una metodologia di concertazione che fino a qualche tempo fa non abbiamo mai registrato nel territorio italiano. Abbiamo vissuto in pieno il fallimento del ‘fai da te’ delle Regioni che negli anni ha creato un cortocircuito. Oggi il governo nazionale parla di Mezzogiorno in un contesto politico più difficile rispetto al passato. Ciononostante il governo ci dà le risorse seppur con un metodo e ci chiede di collaborare tra regioni. Il Sud ha bisogno di più qualità di servizi: scuole, infrastrutture ecc. solo per fare un esempio. Io non mi iscrivo al partito dei demolitori. Vedo il bicchiere mezzo pieno. Serve per questo il dialogo con il governo. C’è un gap infrastrutturale ereditato dal passato – ha aggiunto il governatore lucano – perciò all’interno del Patto per il Sud abbiamo concertato la priorità delle infrastrutture da realizzare in Basilicata, come la Ferrandina – Matera e la Potenza – Melfi in primis. Merito e metodo vanno di pari passo”.
Abilmente incalzato su temi nazionali, Pittella ha detto senza girarci intorno “sono renziano quando piove e quando c’è il sole, ma circa il ponte sullo Stretto di Messina ho sempre ritenuto che non servisse sin da quando lo propose Berlusconi”.
Quanto alle infrastrutture e trasporti Pittella riferendosi al Frecciarossa ha detto “farà in tre ore Potenza-Roma. Si tratta di una grande iniziativa. Se si pensa che passi da Potenza a 280 km orari é impossibile. Non capisco però perché i detrattori abbiano da dire anche su una cosa positiva come questa”. Ad una domanda sul fenomeno della migrazione ha spiegato “ebbi modo di dire che i migranti in Basilicata, che due anni fa erano 500, dovevano quantomeno raddoppiare, ora ne abbiamo 2200. La Basilicata sta reagendo bene. Non ci deve spaventare la cultura dell’accoglienza e dell’integrazione. Troppo facile come fanno certi dire no ai migranti, proponendo muri e blocco delle frontiere”.
Inoltre Pittella ha orgogliosamente detto che “Matera ha la resilienza nel suo dna. C’è un patrimonio complessivo consegnato all’Europa e all’Italia. Manca un po’ di autostima. Bisogna crederci di più” .
Rispondendo ancora ad una domanda circa il referendum ha detto “voto Si. Però ci sono aspetti della riforma che vanno declinati come ambiente ed energia e per questo serve un concorso dei territori. Serve una lettura approfondita e meno slogan. Il tema del referendum non é mandare a casa o meno Pittella. Io non ci sto. I cittadini vanno recuperati al contenuto”.
Ed infine non si é sottratto ad una domanda sul suo futuro: “Ho il dovere di lavorare affinché questa Regione diventi competitiva e propositiva. Ho intenzione di candidarmi ancora alla Presidenza della Regione. Ovvio che dovrò guadagnarmi questa riconferma, che non dipende solo da me ma da tutta la squadra. Io ce la sto mettendo tutta”.