I sindacati dei lavoratori edili Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil hanno indetto per stamane a Brienza, una manifestazione di protesta per sollecitare l’avvio dei lavori sul sesto lotto della Tito-Brienza. Il corteo partirà alle 9,30 da Piazza Altavista e terminerà davanti alla sala consiliare dove è in programma il dibattito finale con il sindaco del centro burgentino, Donato Distefano, i segretari di Filca Fillea Feneal, Michele La Torre, Enzo Iacovino e Carmine Lombardi, e il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico.
Prevista la presenza di decine di sindaci e delegazioni provenienti dai Comuni limitrofi. La manifestazione di Brienza è la prima di una serie di iniziative che i sindacati edili lucani stanno mettendo a punto per sollecitare lo sblocco delle opere incompiute della regione. Durante la manifestazione sarà osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del terremoto che ha colpito i centri di Amatrice, Accumoli e Arquato del Tronto.
Il Presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, annuncia la sua totale adesione a sostenere la manifestazione di protesta. “Una questione – sottolinea – verso la quale mi impegnai, già nel 2006 quando ricoprivo la carica di Assessore. Sembrava fosse arrivata a conclusione del suo iter dopo aver chiuso ancheaccordi con l’amministrazione locale e gli organi preposti. E invece, dopo 10 anni, purtroppo, non abbiamo assistito a nessuna svolta, almeno per i cittadini. Anzi, forse, abbiamo avuto un peggioramento delle condizioni di quel circondario, peraltro strategico per la circolazione, e disagi alla popolazione a causa del traffico quotidiano”.
“Lo stato dei fatti, dimostra ancora una volta i ritardi da parte degli organi responsabili. È per questo – rende noto Mollica – invierò in queste ore una lettera al capo compartimento dell’Anas, perché sarebbe doveroso dare risposte sulla causa degli stessi e sullo stato dei lavori che continuano a fare delle strade lucane opere incompiute. Una missiva per chiedere di intervenire con la massima urgenza al fine di rimuovere questo stato di abbandono che mina la messa in sicurezza di diverse arterie”.