Dopo l’incontro svoltosi ieri in Prefettura a Potenza per individuare strategie ed azioni per gestire al meglio la questione immigrazione, interviente Pietro Simonetti, Coordinamento politiche migranti e rifugiati della Regione Basilicata.
“Abbiamo condiviso – dice, facendo riferimento all’incontro – l’esigenza di affrontare in termini strutturali la questione della accoglienza e integrazione dei migranti a partire dai richiedenti asilo. Attualmente in Italia sono ospitati circa 130 mila richiedenti la protezione internazionale. Solo nei primi 7 mesi di quest’anno sono arrivati 72.000 profughi anche in relazione alla chiusura della rotta balcanica. Cambia anche la provenienza più’: pakistani che nigeriani.
2070 ospitati in Basilicata
In Basilicata ad oggi sono ospitati 2070 persone in oltre 44 comuni e 100 strutture di accoglienza con un aumento significativo degli appartamenti. Durante l’incontro, in previsione di ulteriori arrivi, si e’concordato di allargare la platea dei comuni e delle strutture per consolidare i risultati raggiunti.
Siamo passati da 12 comuni del 2015 agli attuali 44. A riguardo, saranno utili le ultime decisioni assunte dalla Conferenza Stato-Regioni che ha regolamentato l’accoglienza dei minori non accompagnati, l’allargamento dei centri spar e gli incentivi ai comuni.
Accoglienza ed integrazione e occupazione
Occorre sottolineare – prosegue Simonetti – che l’attuale attività’ di accoglienza e integrazione ha generato una occupazione di oltre 400 persone: interpreti, mediatori, medici, ciclo della alimentazione e assistenza. La decisione assunta di individuare la struttura regionale di primissima accoglienza, permetterà l’accelerazione delle procedure di allocazione nei centri comunali e amministrative.
L’accoglienza diffusa, l’alta percentuale di dinieghi per la protezione, impone un controllo piu’intenso sulla gestione delle strutture, sul le attività di integrazione e sul rispetto dei contratti di lavoro-. Altro settore d’intervento e’ rappresentato dalle misure formative, attivita’utili e di sbocco lavorativo. La Regione ha in fase di pubblicazione, come ha annunciato il presidente Marcello Pittella, gli avvisi per la formazione nei diversi comparti a partire dall’agricoltura, edilizia e lavoro di cura, aperti anche ai migranti.
Accompagnare i richiedenti con il modello Sprar
Occorre ancora accompagnare i richiedenti asilo con il modello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) senza interrompere repentinamente una parte dell’accoglieza. Tocca al ministero dell’interno affinare i regolamenti. Stiamo anche lavorando per un progetto di ripopolamento nei comuni a piu’ alto rischio demografico.
Partendo dall’esempio di Fardella dove i bambini dei nuclei di richiedenti asilo hanno evitato la chiusura dell’asilo comunale.
L’emigrazione come risorsa
Bisogna guardare all’emigrazione – conclude Pietro Simonetti – come una risorsa. Gli investimenti, in gran parte della UE, per il 2016 in Basilicata supereranno i 25milioni di euro che certamente hanno prodotto risultati non solo occupazionali. Va ricordato che nel 2015 hanno lavorato in regione 44 mila stranieri in settori come agricoltura,edilizia e lavoro di cura”