Raffaella Triggiani, 60 anni, era andata a trovare la madre, Giuseppina Finiguerra, ultraottantenne, accudita da una badante di nazionalità rumena. Appena ha acceso l’interruttore della luce, una forte esplosione ha distrutto l’appartamento, ubicato in una palazzina a due piani in via Macchiavelli numero 58 nella zona Giardini di Lavello (Pz), provocando il crollo del solaio.
Le tre donne sono morte sul colpo. I corpi sono stati recuperati da sotto le macerie dai Vigili del Fuoco, intervenuti sul posto insieme ai carabinieri che, coordinati dal comandante della compagnia di Venosa, il capitano Alessandro Vergine, stanno facendo verifiche per chiarire le cause dell’esplosione in seguito alla quale sono rimasti leggermente feriti anche un uomo che abitava nell’appartamento accanto ed un bambino che sono stati trasferiti dal personale del 118 nell’ospedale di Melfi.
A causare l’esplosione sicuramente una fuga di gas. Bisogna verificare se sia stata provocata dal cattivo funzionamento dell’impianto centralizzato dell’appartamento o da una bombola.
Mentre scriviamo si sta lavorando alla luce delle fotoelettriche dei Vigili del Fuoco per verificare anche la staticità del resto del fabbricato e delle abitazioni adiacenti.
Il Pubblico Ministero, Gerardo Salvia, ha disposto il sequestro dell’edificio interessato dall’esplosione. Non si esclude che il sindaco di Lavello, Sabino Altobello, possa emettere qualche ordinanza di sgombero appena le verifiche dei vigili del fuoco saranno concluse.
Il primo cittadino ha annunciato che sarà proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali.