Tutelare il minore coinvolto in procedimenti giuridici ed aggiornare gli psicologi lucani sulle linee guida nazionali in materia di audizione del minore sono stati gli obiettivi dell’evento formativo ECM che si è tenuto nei giorni 24 e 25 giugno presso la sala convegni dell’Ordine degli Psicologi della Basilicata.
Ambito quanto mai delicato, quello delle relazioni col minore necessita di un adeguato approccio normativo e umano, tanto per un proficuo avanzamento delle procedure investigative quanto per la tutela psico – sociale di bambini e ragazzi che si trovano ad affrontare situazioni difficili, non alla loro portata senza la necessaria assistenza di professionisti preparati. Le dichiarazioni dei minori, infatti, possono rivelarsi fondamentali per le indagini degli inquirenti.
Attendibilità, credibilità e personalità del minore, memoria e falsi ricordi, tecniche per un corretto ascolto attraverso i principali protocolli di intervista, riferimenti giuridici attuali e ruolo attivo dello psicologo in materia sono stati alcuni degli argomenti oggetto di analisi per i numerosi psicologi della regione che hanno partecipato ai due giorni di formazione.
Relatori dell’evento Mariarosaria Colangelo, psicologa-psicoterapeuta, CTU presso il Tribunale Civile di Potenza, la Procura della Repubblica di Potenza e la Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Potenza, Gabriella Nicotra, psicologa giuridica psicoterapeuta, CTU presso il Tribunale di Reggio Calabria, Vincenzo Lanni, Sostituto Procuratore presso la Procura di Potenza.
«Questi due giorni di formazione sono rivolti agli psicologi aderenti all’Ordine regionale degli Psicologi di Basilicata – spiega Mariarosaria Colangelo, organizzatrice dell’evento – e ha lo scopo di formare e aggiornare i colleghi rispetto al tema dell’audizione del minore. Il minore è sempre più coinvolto nei procedimenti giudiziari, sia in ambito civile che in ambito penale. Ovviamente però il minore ha bisogno di una tutela maggiore e anche di strumenti differenti per essere udito, sia per tutelare la sua incolumità, prevenire eventuali traumi o eventuali stress, sia per far si che le dichiarazioni rese siano più attendibili possibile. Il centro della formazione è il minore».
Sulla formazione si è espressa anche Gabriella Nicotra, psicologa giuridica psicoterapeuta, CTU presso il Tribunale di Reggio Calabria: «La formazione di oggi si baserà sull’audizione protetta dei minori, quindi quali sono le indicazioni nazionali relative all’ascolto del minore per evitare di fare danni con i bambini nel momento in cui un giudice ci chiede di intervenire, quindi prestare ascolto al minore. Ci sono delle linee guida nazionali, purtroppo non tutti i colleghi ne sono a conoscenza, per cui abbiamo pensato di fare un evento formativo proprio per istruirli sulle modalità tecniche più corrette. Tratteremo l’ambito peritale, ovvero come si stende una perizia e quali test standardizzati è possibile utilizzare e quindi evitare di fare errori».
Secondo il Sostituto Procuratore Vincenzo Lanni «La Basilicata è una terra ad altissimo tasso di abusi e violenze, credo che meriti un riscatto sempre più forte e una reazione sempre più determinante». A proposito dell’ambito penale, prosegue Lanni «La meta, in questo caso non è solo l’indagine ma soprattutto il processo. Il processo deve svolgersi in contraddittorio, cioè tra le parti e il dibattimento deve avvenire davanti a un giudice che non è a conoscenza degli atti. Si fanno le indagini, si crea la struttura e quindi si da vita all’impianto processuale. Per fare ciò, ci si avvale di Ctu (tecnici), e nel caso degli psicologi essi sono coinvolti attivamente nell’audizione protetta, affinché possano concorrere nella valutazione dell’attendibilità intrinseca ed estrinseca. Per noi, questo supporto è indispensabile».