Tra la ditta Trotta Bus Service, che da gennaio gestisce il trasporto pubblico urbano a Potenza, e alcuni sindacati è guerra aperta. Negli ultimi giorni il confronto si è fatto molto vivace – usiamo un eufemismo.
I sindacati Fit-Cisl, Uilt-Uil e Ugl Trasporti hanno indetto una nuova giornata di sciopero per il 7 luglio, spiegando i motivi (ne parliamo in altra parte del giornale).
Perché accade questo? Quali sono i motivi di un clima teso che, ad onor del vero, non si registrava da tempo?
Ne abbiamo parlato con l’amministratore della Trotta Bus Service, Mauro Trotta.
“Non abbiamo noi iniziato questa guerra. Voglio ricordare – precisa Trotta – che quando il primo gennaio 2016 questa azienda, dopo aver vinto una regolare gara europea, si aggiudicò la gestione del trasporto pubblico locale a Potenza si trovò con un esubero di personale di 62 unità su organico di 147 dipendenti. Nonostante il contratto non obbligasse l’assunzione di tutti ma solo dei lavoratori necessari per gestire il servizio che, su decisione del Comune, era stato ridotto drasticamente (da duemilioni400mila chilometri si era passati ad un milione400mila – n.d.r.), abbiamo voluto evitare che ciò accadesse. Abbiamo predisposto – prosegue Mauro Trotta – un progetto industriale che potesse confermare tutto il personale. Questo ha però comportato che molti servizi venissero gestiti all’interno dell’azienda: le linee sub urbane, parte delle rurali, i rifornimenti, la manutenzione, la pulizia dei mezzi”.
Qual è stata la risposta da parte dei rappresentanti sindacali?
“E’ stato chiesto loro che collaborassero per realizzare questo programma. E’ stato chiesto di fare la bigliettazione. A riguardo, preciso che entro luglio tutti gli impianti avranno i tornelli e sui bus un sistema elettronico di bigliettazione. Questo normalizzerà una situazione incresciosa: a Potenza nessuno pagava il biglietto sia per i bus che per le scale mobili L’introito precedente era del 2 per cento, rispetto al costo di esercizio. Questo non è più tollerabile nell’interesse degli stessi lavoratori”.
Dr. Trotta, le avevo chiesto quale risposta da parte del sindacato
“Con una parte del sindacato abbiamo un buon rapporto. Con un’altra parte, Cisl Uil Ugl, no.
Probabilmente, dr. Trotta, perché dei problemi ci sono. All’azienda contestano, tra l’altro, il ritardo nel pagamento degli stipendi.
“E’ accaduto nel mese di aprile. Non doveva accadere. Certamente la situazione, com’è giusto che sia, è migliorata se si considera che nel passato i dipendenti per mesi non hanno percepito gli stipendi e non mi risulta che ci sia stata la stessa dura presa di posizione nei confronti della controparte.
Voglio ricordare che gli stipendi dei lavoratori impiegati nella città di Potenza, in forza di accordi sindacali pregressi, dagli anni 60 ad oggi, rispettati dall’Azienda sono di gran lunga più alti degli stipendi di tutti i lavoratori nel resto di Italia che lavorano per la Trotta Bus Service.
Non dimentichiamo che ci sono lavoratori assunti prima del 2004 che, a parità di inquadramento contrattuale, in forza di accordi sindacali pregressi, vengono retribuiti circa il doppio degli altri lavoratori assunti dopo il 2004 e purtroppo questi accordi hanno creato all’interno della compagine dei lavoratori stessi un’enorme diseguaglianza e conseguente malcontento.
Dr. Trotta, lei parla di guerra da parte del sindacato. Non è esagerato?
“C’è una strategia. Non so a cosa miri. Potrei immaginarlo. In giro si va dicendo che l’azienda andrà via. Tutto falso. Noi abbiamo un contratto per due anni più uno. Rimarremo fino alla naturale scadenza. Probabilmente c’è qualcuno che ha nostalgia di vecchi sistemi. Oggi non è più così.
C’è un’azienda che vuole fare impresa ed abbattere i costi, nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori. L’azienda ha vinto una gara che costa dieci milioni in meno rispetto alla precedente gestione che costava sedici milioni.
I sindacati accusano la Trotta Bus Service di non rispettare le regole, di aver violato gli accordi aziendali di II livello.
“Sono dichiarazioni false. Nulla di vero. L’azienda ha regolarmente onorato gli accordi di secondo livello. Gli impegni presi e sottoscritti con tutte le sigle sindacali sono stati sempre rispettati dalla Trotta Bus Service nello spirito di una reciproca collaborazione.
Collaborazione devo però dire mai assicurata da alcune sigle sindacali che, anzi, hanno ostacolato e diffamato in tutti i modi l’operato dell’azienda.
Sarà possibile trovare un accordo e riportare serenità tra le parti?
“Dovevamo discutere dei punti indicati dai sindacati ma non è stato possibile. Per quanto riguarda il controllo della qualità, che è un obbligo per l’azienda – è bene precisarlo – ci è stato contestato che questo compito non spetta al personale interno all’azienda.
E’ scandaloso pensarlo perché, come dicevo, è un compito previsto dalla legge. Responsabile del controllo di qualità non significa, come qualcuno vuol artatamente far credere, che si creerebbero figure di ispettori con il compito di controllare l’attività del personale e fare rapporto all’azienda. E’ scandaloso, ripeto, solo pensarlo.
Alcune sigle sindacali purtroppo non hanno gradito che qualcosa cambiasse in meglio perché per loro è più comodo sguazzare nel vecchio, dove è più facile acquisire potere, dove è più facile anteporre il proprio interesse facendosi scudo con i diritti dei lavoratori.
E’ un’accusa pesante la sua.
“E’ una semplice costatazione perché non troverei altre motivazioni, considerando che alla città di Potenza vogliamo offrire un servizio migliore che impone un cambiamento di metodo con una maggiore consapevolezza dei lavoratori del ruolo importante che svolgono senza, ripeto, ledere i diritti di nessuno”.
Le rifaccio la domanda: si potrà ritrovare serenità nei rapporti tra azienda e sindacati?
“Da parte nostra c’è la massima disponibilità. La stessa però chiediamo alla controparte. Necessariamente ove non ci dovesse essere collaborazione, ove si dovesse continuare a perpetrare la violazione di accordi di II livello volti alla vendita dei biglietti, l’Azienda sarà costretta a modificare il piano industriale presentato al Comune di Potenza il 1° gennaio 2016 che prevedeva un’ automatizzazione e una esternalizzazione del processo di vendita. Questo comporterebbe inevitabilmente un ridimensionamento dell’organico aziendale”.
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