L’indagine ha riguardato un piano di lottizzazione legato all’insediamento turistico residenziale da attuare in località Santa Caterina del Comune di Maratea, vicenda già oggetto di iniziative giudiziarie.
Al fine di approfondire alcune situazioni sospette, emergenti dalla stipula di una convenzione tra il comune di Maratea e di una società interessata alla lottizzazione, la Procura contabile ha incaricato i finanzieri della cittadina tirrenica di esaminare la copiosa documentazione amministrativa relativa al progetto.
In particolare, sono state esaminate le delibere nr. 33 e 34 del 12/08/2010 con le quali il Consiglio Comunale, presieduto dal sindaco pro-tempore, annullando una precedente delibera, approvava una nuova convenzione con la controparte contraente.
In conseguenza di tale atto, il Comune di Maratea rinunciava alle opere di urbanizzazione secondaria destinate alla collettività da realizzare in località Santa Caterina e consistenti nella realizzazione di un campo di calcetto, con annessi spogliatoi, e di un anfiteatro e, allo stesso tempo, cedeva un tratto di strada che collega le frazioni montane di Maratea con la SS18. Il tutto a prezzi stimati di gran lunga inferiore al valore commerciale, ritenendo così di compensare la realizzazione di tali opere.
Nello specifico, come accertato nel corso delle indagini, per il campo di calcio veniva stimato un valore di euro 70.000 a fronte di quello effettivo non inferiore ad euro 167.000, per l’anfiteatro un valore di euro 60.000 a fronte di euro 426.000, per la bretella di collegamento stradale un valore di euro 115.600 a fronte di euro 319.130.
Senza considerare, relativamente a quest’ultima opera, che attraverso la cessione del citato tratto di strada e venendo meno la realizzazione della bretella di collegamento, salvaguardando la proprietà di un piccolo tratto di strada di metri 1.360, nella sostanza il Comune si è privato di una strada che collegava il litorale con le frazioni alte di Maratea.
All’esito degli accertamenti sono stati individuati e segnalati alla Corte dei Conti 12 amministratori del Comune di Maratea, tra cui il sindaco pro-tempore, ritenuti responsabili di fatti produttivi di danno erariale per euro 691.000.