L’Eni ha presentato ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale di riesame di Potenza sul sequestro dell’impianto Centro Olio di Viggiano. Lo comunica il gruppo petrolifero in una nota. L’Eni ha presentato anche un’istanza per il dissequestro dopo aver individuato una soluzione che consiste nella “possibilità di apportare una modifica all’impianto in grado di determinare la separazione della produzione di gas da quella di olio e permettere di continuare nella reiezione delle acque di strato, soluzione che non richiede variazioni dell’autorizzazione principale attualmente in essere”.
L’Eni auspica che “tale soluzione possa essere accolta dalla magistratura per permettere la riapertura dell’impianto, in attesa del giudizio che la società confida potrà chiarire la correttezza del suo operato. La società darà la massima collaborazione alla magistratura nell’interesse che possa essere fatta quanto prima chiarezza sulla vicenda e si possa procedere al più presto al riavvio delle operazioni”.
Le motivazioni del Riesame sull’ex sindaco di Corleto Perticara, Rosaria Vicino
Intanto rese note le motivazioni con le quali il Tribunale del Riesame ha confermato gli arresti domicilairi per l’ex sindaco di Corleto Perticara, Rosaria Vicino, definita “donna spregiudicata”. Avrebbe – secondo il giudice – coartato la volontà di imprenditori, impegnati nella realizzazione del centro olio di Tempa Rossa, per ottenere assunzioni. Lo avrebbe fatto utilizzano, sulla base sei propri interessi, i provvedimenti amministrativi a sua disposizione come una vera e propria arma per sfianzare i propri avversari.
Per quanto riguarda poi il rapporto tra l’ex sindaco di Corleto Perticara e il sottosegretario alla salute, Vito De Filippo, il tribunale del riesame ritiene che tra i due si fosse instaurato un vero e proprio contratto di tipo elettorale, basato su un sistema di malaffare che i giudici definiscono “protocolollo Vicino”.