Cornice d’eccezione per una delle ultime tappe del progetto “Percorso di cittadinanza attiva”, iniziativa rivolta agli studenti di ogni ordine e grado della regione e curato dalla struttura di Comunicazione del Consiglio regionale della Basilicata.
Ieri mattina le quinte classi degli istituti superiori C. Levi di Grassano, G. Fortunato di Marconia e G. Gasparrini di Melfi hanno partecipato all’incontro “Percorso sulla memoria”, tenutosi presso il Castello di Lagopesole e poi hanno visitato i due musei: “Il mondo di Federico II” e il “Museo dell’emigrazione lucana”.
Tra le mura tanto care a Federico II la proiezione del video realizzato dagli studenti della V C dell’istituto Fortunato-Alberghiero di Marconia “La memoria e la storia della Shoah”. “Un viaggio verso la conoscenza”, come hanno descritto questa iniziativa i ragazzi. Il filmato realizzato con riflessioni e immagini fotografiche e come sottofondo brani di famose colonne sonore per ricordare luoghi che raccontano pagine tristi della storia e “per non cadere mai più negli orrori del passato”.
Ad inizio mattinata l’intervento dello storico e scrittore Franco Sabia il quale si è soffermato sulla storia che ogni luogo custodisce. Prendendo ad esempio l’area che sorge intorno al castello, Sabia ha inviato i ragazzi a far tesoro su quanto si cela dietro i nomi dei luoghi, e quindi dietro i sentieri delle greggi, i filari delle viti, i campi arati. Ricordando quanto diceva lo storico francese, Lucien Febvre, sulla storia che “si fa con i documenti scritti, certamente. Quando esistono. Ma la si può fare, la si deve fare con tutto ciò che l’ingegnosità dello storico gli consente di utilizzare… e quindi con delle parole. Dei segni. Dei paesaggi e delle tegole. Con le forme del campo e delle erbacce. Con le eclissi di luna e gli attacchi dei cavalli da tiro”, lo scrittore ha spiegato agli studenti che la storia la si fa con la vita quotidiana e con quella del passato di ciascuno. Tutto, a partire dalle pietre che calpestiamo ai gesti che facciamo, può contribuire a costruire il senso della vita”.
A seguire il saluto del coordinatore del Comitato tecnico scientifico Centro lucani nel mondo Nino Calice, Luigi Scaglione. Rivolgendosi ai ragazzi ha spiegato che il museo ha un obiettivo ben preciso, quello di rendere note storie di uomini e donne coraggiose che hanno lasciato i paesi natii con in tasca il sogno di una vita migliore. “L’auspicio – ha affermato – è che queste vicende umane di enormi sacrifici e, qualche volta, anche di grandi successi possano far scattare in voi l’interesse per un fenomeno, quello dell’emigrazione, purtroppo ancora oggi di grande attualità”.
A concludere la manifestazione l’intervento del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Francesco Mollica. . “Il rispetto delle regole di vita democratica e la consapevolezza dei propri diritti e doveri , ma anche la comprensione del funzionamento delle istituzioni rappresentano strumenti attraverso i quali si può far maturare nei giovani il senso di appartenenza ad una collettività”. “Progetti come questo di oggi – ha sottolineato Mollica – contribuiscono ad affermare un principio importantissimo: attraverso la conoscenza si riesce a costruire una società migliore”. “E allora istituzioni e scuola insieme – ha precisato il Presidente del Consiglio regionale – per formare i futuri cittadini, per rendere forte il senso di appartenenza e per ricordare quanto siano fondamentali concetti quali uguaglianza e accettazione dell’altro nel progetto di costruzione di una società sempre più moderna”.