L’on.Vincenzo Folino non ci sta perchè questa volta Alessandro Di Battista, del M5S, “ha superato i limiti”. Il parlamentare lucano fa riferimento alla trasmissione televisiva “Piazza Pulita”, nel corso della quale il collega pentastellare ha esibito un disegnino con una piovra e il simbolo del PD e sotto il “tentacolo” Basilicata ha collocato un fotino con il nome di Folino.
Intervenendo in aula, l’0n. Folino ha ricordato che “da oltre tre anni molti di noi, deputati “di provincia” e di buon senso, assistiamo ad interventi fuori luogo e sopra le righe, e talvolta ad autentiche sceneggiate, nelle quali spesso si distingue l’Onorevole Di Battista del Movimento Cinque Stelle”.
“Desidererei Signor Presidente – ha proseguito nel suo intervento Folino – che lei informi Di Battista che sono iscritto al Gruppo di Sinistra Italiana dal novembre scorso e che ho lasciato il Gruppo del PD dopo 14 mesi di auto sospensione, e solo per ragioni di linea politica in seguito all’adozione dello SbloccaItalia.
Nel disegnino che il citato Deputato ha postato anche sul suo profilo Facebook é riportata sotto il mio nome – ha proseguito Folino – la scritta “indagato per peculato”. Naturalmente é un’affermazione totalmente falsa, poiché a mio carico – ha precisato – é in corso unicamente un procedimento presso la Corte dei Conti riguardante i rimborsi percepiti da Consigliere Regionale. L’addebito é esclusivamente di natura contabile e mi preme far presente – ha precisato ancora Folino – che, invece, nella connessa inchiesta giudiziaria penale (ora in fase dibattimentale presso il tribunale di Potenza) il mio operato sia di Consigliere che di Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata é stato ritenuto limpido e non soggetto ad alcuna imputazione, tantomeno a quella molto grave di peculato”.
Nell’informare di aver dato incarico al suo legale di procedere alla querela per diffamazione nei confronti dell’Onorevole Di Battista, l’on. Folino ha chiedo, per il tramite della Presidente della Camera, “se Di Battista non ritiene di rettificare qui in aula e sui media le affermazioni a lui rivolte”.
Il parlamentare lucano ha poi concluso con una nota “di colore”: “La prego inoltre di comunicare all’onorevole Di Battista che a fronte di tale aggressività politica e mediatica dovrei reagire secondo la cultura contadina lucana, cioè sfidarlo in duello a mani nude in Piazza Montecitorio, ma la funzione che svolgiamo mi impone di sfidarlo solamente ad un pubblico confronto magari in Basilicata terra civile ed accogliente”.