Due Agenti di Polizia Penitenziaria sono stati aggrediti nella mattinata di sabato 19 marzo da un detenuto nel carcere di Matera. Un’agente ha riportato ferite giudicate guaribili in 21 giorni, l’altro ha riportato ferite guaribili in 8 giorni. Questo è il tragico bilancio che denuncia Carlo Abbatangelo, segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (S.A.P.Pe.).
Il detenuto E.M.F., extracomunitario già condannato per altri fatti ed in attesa di primo giudizio per altra aggressione ai danni di Poliziotti Penitenziari di altro Istituto, nella mattinata di sabato 19 ha aggredito con un’azione violenta e fulminea due Agenti entrati nella sua camera che espletavano normali operazioni della conta numerica e della battitura delle inferriate. Solo grazie alla loro professionalità e coraggio si è riusciti ad immobilizzarlo evitando conseguenze ancora maggiori per i due “Baschi Azzurri” materani. Tale episodio evidenzia ancora una volta tutte le problematiche ed i rischi connessi ad un così delicato compito svolto dai Poliziotti Penitenziari che quotidianamente si trovano a fronteggiare situazioni delicate o pericolose, troppo spesso in assenza di un numero adeguato di personale.
Abbatangelo prosegue e denuncia che l’atavica carenza dei ruoli dei Sovrintendenti e degli Ispettori, in un sistema delicato e sensibile come il Carcere, sono supporti essenziali per ottimizzare il coordinamento degli agenti. Nello specifico l’istituto Materano ha una carenza di tali ruoli pari al 60% del numero previsto dal Decreto Ministeriale attualmente in vigore. Alla luce di questo tragico episodio il segretario provinciale Abbatangelo conclude e chiede con forza all’amministrazione penitenziaria di attivarsi per colmare tali carenze di organico e di porre in essere tutte le cautele utili affinché tali episodi non si verifichino più .
Anche il Segretario Regionale del S.A.P.Pe. Saverio Brienza non risparmia la propria posizione in merito alla carenza di organico. “L’Amministrazione Penitenziaria pensa di poter mantenere la sicurezza negli Istituti Penitenziari con le “chiacchiere” o con le teorie del buonismo mettendo a rischio l’incolumità del proprio personale, invece sono necessarie riforme strutturali e assolutamente necessarie nuove assunzioni di personale che allo stato attuale è molto carente”, dichiara Brienza. “Basti pensare che in ambito nazionale la Polizia Penitenziaria soffre una carenza organica di circa 7.000 unità”. Brienza afferma che “nelle carceri lucane ci sono troppi detenuti pericolosi, spesso anche con problemi psichiatrici, che continuano ad aggredire il personale di Polizia Penitenziaria che vogliamo ricordare è permanentemente disarmato all’interno delle sezioni detentive, senza alcuno strumento di difesa, mentre ai detenuti la legge consente di detenere oggetti di ogni natura, utili per porre in essere ogni forma di violenza ai danni dei poliziotti, così come troppo spesso nei mesi precedenti è accaduto anche nel carcere di Potenza”. “Alcuni detenuti – continua Brienza – dovrebbero essere reclusi in Istituti di specifica pertinenza, in base al reato, in base alla personalità ed al livello di pericolosità, in base alle patologie psichiatriche per poter porre in essere i necessari interventi ed essere gestiti nei migliori dei modi”. Conclude il Segretario Regionale chiedendo al Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Puglia e la Basilicata di occuparsi seriamente della sicurezza negli Istituti penitenziari della Basilicata, troppe volte lasciati all’approssimazione o peggio alla totale indifferenza.
Il S.A.P.Pe. , la più rappresentativa organizzazione sindacale dei “Baschi Azzurri”, esprime comunque compiacimento nei confronti dei poliziotti penitenziari che nonostante la difficoltà occorsa ieri mattina, hanno saputo gestire con professionalità e competenza l’evento critico, augurando loro una pronta guarigione.